Calamità naturale per il maltempo. Casson: "Stato faccia la sua parte"
A seguito dei violenti nubifragi, il sindaco di Chioggia ha esplicitamente richiesto lunedì mattina dei fondi strutturali alla Regione e allo Stato
A seguito dell'ondata di maltempo che ha investito Chioggia giovedì scorso, il sindaco Giuseppe Casson continua a ribadire la necessità di prendere le opportune contromisure. "Rispetto ad eventi meteorologici che diventano sempre meno straordinari - ha avuto modo di sostenere il primo cittadino - è urgente che vengano previsti fondi strutturali da parte della Regione e dello Stato, per dare delle risposte a chi viene colpito".
La pioggia, il vento e la grandine del fine settimana hanno provocato seri danni alle strutture turistiche proprio nel pieno della stagione estiva, oltre a causare danni ingenti alle colture: ad una stima sommaria, sembra che siano andati distrutti in poche ore 100 ettari coltivati a radicchio, pari a circa a 20mila quintali di prodotto. I sopralluoghi di venerdì avevano già convinto il presidente della Regione Luca Zaia a proclamare lo stato di calamità, dopo che Casson si era mobilitato in questo senso.
In una situazione di crisi, la ripresa sembra quantomai complicata. "I comuni - ha continuato il primo cittadino - continuano ad essere massacrati economicamente dallo Stato e gli spazi di manovra per gli enti locali su questi temi sono inesistenti. Con i nuovi tagli - ha poi proseguito Casson - risulta difficile gestire anche l'ordinario e i servizi presenti. La Regione ha colto immediatamente le nostre istanze, ora chiediamo a tutti gli enti sovracomunali preposti che si attivino. Una risposta immediata potrebbe essere l'allentamento dei vincoli del patto di stabilità. In questo modo verrebbero liberati i fondi della Legge speciale, che giacciono da anni nelle nostre casse, destinati alla comunità, ma non spendibili. Lo Stato non ci può abbandonare e faccia la sua parte".