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Cronaca

Ulss 12, tumore al seno: la sindrome del "braccio grosso" si cura con un bypass

La tecnica chirurgica, all'ospedale Civile di Venezia, permette di prevenire un problema invalidante per le donne operate al seno. La tecnologia sarà oggetto di un convegno

Un pool di specialisti dell’Ulss 12 è in grado di contrastare, con tecniche microchirurgiche, il linfedema degli arti, che colpisce molte delle donne operate al seno, e non solo loro. Ed è proprio su questo tema che si incontrano venerdì 2 e sabato 3 dicembre all’ospedale Civile di Venezia gli specialisti di Linfologia, in un congresso in cui sarà presentata la recente esperienza veneziana.

Il "linfedema" è un accumulo di linfa, che ristagna in un arto a causa di un anomalo funzionamento del sistema linfatico, spesso dopo un trattamento chirurgico. "A causa del linfedema - spiega il direttore del dipartimento Cardio-toraco-vascolare dell’Ulss 12, Vittorio Dorrucci - la parte colpita si gonfia. Accade spesso alle donne operate al seno: fino al 20% delle donne che hanno subito una asportazione dei linfonodi ascellari è vittima di un linfedema rilevante, e finisce per patire il rigonfiamento dell’arto superiore detto ‘braccio grosso’, che può comparire anche a distanza di anni dall’operazione e che è a diversi livelli invalidante".

Tradizionalmente, il linfedema è affrontato con massaggi, linfodrenaggi e fasciature. A Venezia invece gli specialisti della microchirurgia linfatica affrontano il problema con la realizzazione di veri e propri bypass, cioè costruendo chirurgicamente dei percorsi linfatici alternativi. "Siamo in grado di farlo - spiega il dottor Dorucci - in presenza di un vaso ostruito, e quindi a linfedema già acclarato. Ma abbiamo anche già operato numerosi interventi 'preventivi', con la costruzione dei bypass intorno ai vasi che potrebbero ostruirsi in futuro. Su pazienti selezionate e predisposte al rischio linfedema, un’accurata analisi delle vie linfatiche individua i punti critici già prima dell’intervento al seno. Durante l’intervento, poi, mentre l’équipe oncologica agisce sul tumore, lo specialista di microchirurgia linfatica predispone e costruisce con i bypass i percorsi alternativi che impediranno il ristagno della linfa nel caso che, anche dopo anni, la via linfatica originaria dovesse ostruirsi".

I risultati ottenuti dagli specialisti veneziani nella cura del linfedema sono al centro del Convegno che si svolge in questi giorni a Venezia: "Il simposio - spiega il dottor Alessandro Busetto, responsabile del progetto per l’Ulss 12 - tratterà delle ultime novità sulle terapie mediche e riabilitative, ponendo particolare attenzione alla terapia microchirurgica del linfedema degli arti. E in sede di convegno verrà appunto presentato il protocollo ‘LI-VE’, acronimo di ‘Linfologia Venezia’: illustreremo e condivideremo così l’esperienza veneziana dove la collaborazione tra la microchirurgia vascolare e oncologia affronta in maniera organica ed efficace una patologia diffusa, integrando le competenze tecniche sanitarie con le reali necessità dei pazienti, e cerca e trova anche la collaborazione di più strutture distribuite nel territorio, comprese le associazioni di pazienti".

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