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Cronaca

Le volanti della polizia montano il sistema Mercurio: la tecnologia a servizio del territorio

Presentato mercoledì mattina alla presenza delle autorità cittadine il sistema che permette di automatizzare i controlli a bordo volante, con l'utilizzo di tablet e telecamere

Migliora l'efficacia dell'azione di controllo e prevenzione della polizia di Stato sulle strade di Venezia. Il nuovo sistema di cablatura "Mercurio" delle volanti, presentato mercoledì mattina in piazza Ferretto a Mestre alla presenza delle autorità cittadine e delle forze di polizia, infatti, permetterà di monitorare il territorio in modo più efficace rispetto al passato, grazie ad un tablet installato all'interno delle volanti e un sistema di telecamere con zoom ottico 36x, di cui una collocata sulla plancia del veicolo, collegate in tempo reale con la sala operativa della questura. Il sistema permetterà di controllare tutte le auto direttamente da bordo volante, individuando i mezzi senza assicurazione, rubati, o segnalati a vario titolo, anche per terrorismo.

Presentate le auto cablate col sistema Mercurio

Il progetto Mercurio

Il progetto Mercurio è nato nel 2015, sviluppato grazie ai fondi per il Mezzogiorno e installato inizialmente in 500 automobili. Esteso poi a Roma in occasione del Giubileo, sbarca ora in laguna. Nel vero senso della parola: oltre a due auto della polizia, infatti, è stata cablata anche una volante lagunare. Il sistema, costato 5 milioni 4 anni fa, consente la geolocalizzazione ininterrotta delle volanti tramite l'invio delle coordinate cartografiche al software di gestione GeoManager, installato presso la centrale operativa, informata in tempo reale sulla posizione degli equipaggi, in modo da poterli supportare in maniera più rapida ed efficace in situazioni di emergenza.

Controlli decuplicati

I risultati, nel corso di 4 anni di sperimentazione ed effettivo utilizzo, sono stati molto rilevanti. Prima dell'introduzione di Mercurio, infatti, la polizia controllava in un anno meno di 1 milione di automobili, solo l'anno scorso è arrivata a 10 milioni di mezzi controllati. Di fatto decuplicati. Anche le persone controllate sono incrementate esponenzialmente: da 400mila, infatti, si è passati ad 800. Sono state 60mila in tutto le macchine rubate ritrovate, mentre 18mila le auto individuate senza copertura assicurativa. Ora l'efficacia del sistema sarà fruibile anche nel territorio di Venezia, associato all'ultima implementazione: un app per cellulare che ogni poliziotto può scaricarsi, potendo collegarsi in automatico alla sala operativa, in caso di circostanze di potenziale pericolo. Anche quando sono fuori servizio.

Come funziona il sistema

Le telecamere di bordo consentono la lettura automatica delle targhe. Una volta acquisite dal sistema vengono elaborate e comparate con quelle presenti negli archivi di polizia. Nel caso in cui un’auto risulti rubata o sprovvista di assicurazione o certificato di revisione, un segnale sonoro avvisa i poliziotti della volante e contestualmente la centrale operativa. Allo stesso modo, in caso di inseguimenti o in altre situazioni emergenziali o di soccorso
pubblico, le telecamere consentono l’invio di filmati live alla sala operativa. Ad esempio, durante l’inseguimento di un’automobile, il sistema consente di determinare immediatamente la posizione, la direzione, il tipo e il colore del veicolo inseguito, della pattuglia che sta intervenendo ed individuare la volante più vicina che potrà andare in ausilio alla prima volante.

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