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Cronaca San Marco / Campo San Luca

Piccolissimi e impercettibili: scovati degli skimmer di ultima generazione a Venezia

Tre rinvenimenti nelle ultime ore nella città lagunare. Sono dispositivi che si alimentano con l'energia delle luci a led del bancomat. Trasmettono i dati via wi-fi. Tutto sequestrato

Piccolissimi, quasi impercettibili. Ci è voluto l'occhio attento di un agente del commissariato San Marco stavolta per scoprire un paio di dispositivi skimmer posizionati in corrispondenza di un bancomat situato in campo San Luca a Venezia. Nel mirino dei malintenzionati era finita la Cassa di Risparmio di Venezia, ma subito, non appena ci si è accorti del problema nella notte tra domenica e lunedì, i marchingegni sono stati rimossi. Si tratta di strumenti in grado di clonare tessere bancomat e carte di credito tramite un lettore ad hoc e una telecamerina che serve a raccogliere i dati dei codici dei correntisti.

A preoccupare, però, è che questi strumenti ora sono diventati ancora più evoluti, a giudicare da ciò che è stato sequestrato nel sestiere di San Marco: gli skimmer, infatti, erano più piccoli del solito. Questo perché per funzionare non avevano bisogno di alcuna batteria. Si alimentavano grazie all'energia prodotta dalle luci led dello sportello automatico. Risultato: il marchingegno diventa ancora più difficile da individuare ed è in grado di trasmettere in tempo reale i dati via wi-fi. Per questo motivo il delinquente di turno è costretto a rimanere nei paraggi, se vuole raggiungere il risultato. Nella circostanza, si è accertato che due distinti elementi (peraltro molto piccoli e “camaleontici”) erano stati abilmente posizionati uno sopra la tastiera di digitazione dei pin e l’altro al di sotto della stessa.

Skimmer di ultima generazione sequestrati a Venezia

Non l'unico sequestro di questo tipo, purtroppo. Per questo motivo le forze dell'ordine lanciano un appello ai cittadini, chiedendo di fare attenzione quando prelevano contanti. Dopo il primo rinvenimento, infatti, sono stati disposti dei controlli a tappeto dei bancomat presenti in città. Si è scoperto che un altro dispositivo simile era stato posizionato in corrispondenza di uno sportello del sestiere di San Marco. In questo caso, però, sopra la tastiera – in corrispondenza del plexiglas d’illuninazione - vi era un forellino che nascondeva una microtelecamera e una micro sim card con led acceso in modalità di trasmissione. Sotto alla testiera, invece, era stata applicata una barra metallica con all’interno un circuito elettronico e delle batterie, ovvero un secondo sistema di trasmissione per acquisire i dati segreti delle carte di credito o bancomat. 

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