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Cronaca San Michele al Tagliamento

Accordo al ministero a Roma: arrivano 14,4 milioni per la difesa di San Michele

Obiettivo mettere in sicurezza dal punto di vista idraulico la zona del Tagliamento. L'intesa è stata raggiunta tra il ministro dell'Ambiente, Galletti, e il presidente del Veneto, Zaia

Risorse del ministero dell’Ambiente per 14,4 milioni di euro immediatamente disponibili a protezione del centro abitato di San Michele a Tagliamento. E’ quanto prevede l’intesa raggiunta mercoledì a Roma dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dal presidente del Veneto Luca Zaia, in un incontro al dicastero cui ha preso parte anche il direttore per la Salvaguardia del territorio e delle acque, Gaia Checcucci. L’atto integrativo tra ministero e Regione, che verrà formalizzato nei prossimi giorni, si inserisce nell’ambito degli accordi di programma sottoscritti nel 2010 con le singole regioni, per la rimozione delle situazioni a più alto rischio idrogeologico.

A inizio novembre, il ministero aveva definito e messo a punto, di concerto con l’Autorità di bacino e con Veneto e Friuli Venezia Giulia, un programma di interventi immediatamente cantierabili per il basso corso del Tagliamento, a salvaguardia dei centri abitati veneti e friulani dalle criticità idrauliche. Con le risorse assegnate al Veneto si provvederà al finanziamento di un intervento strutturale prioritario per il “sistema Tagliamento”, quale la diaframmatura in destra idrografica finalizzata alla difesa di San Michele al Tagliamento.

“Abbiamo raccolto con grande impegno – spiega il ministro Galletti – la sfida della sicurezza idraulica sul Tagliamento. Finanziando le opere prioritarie ma allo stesso tempo chiedendo uno stato di avanzamento progettuale idoneo a raccogliere i fondi. Quel che abbiamo già fatto con il Friuli Venezia Giulia, smobilizzando ingenti risorse che erano ferme da tempo, oggi lo facciamo per il Veneto a garanzia dell’invarianza idraulica di tutto il territorio interessato. Puntiamo al massimo livello di prevenzione, protezione e gestione del rischio per le popolazioni, secondo la strada tracciata dei Piani di gestione recentemente approvati e in coerenza con la visione di bacino distrettuale”.

“Sono molto soddisfatto per gli esiti del tavolo messo in piedi col ministero – dice il presidente del Veneto, Luca Zaia – Il Veneto è disponibile ad attivare nuovi e importanti cantieri per la sicurezza idrogeologica del territorio e auspico che gli investimenti premino regioni che hanno effettive emergenze ma soprattutto, come noi col piano D’Alpaos, un quadro di interventi già cantierabili”.

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