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Cronaca Mirano

Telecamere e radar per spacciare cocaina dalla camera da letto

S.R., 49enne di Mirano, era ossessionato dalla paura di essere intercettato. Dagli agenti e dai genitori. Per questo teneva monitorato il vialetto di casa e la porta della sua stanza

Viveva nel terrore di essere intercettato. Dalle forze dell'ordine, certo, ma anche da coloro di cui forse aveva più paura: i genitori. Un giovane pusher, S.R., 49enne residente a Mirano, è finito in manette per spaccio di cocaina. I poliziotti in camera sua hanno sequestrato 50 grammi di stupefacente, bilancini di precisione e un frullatore per polverizzare la cocaina in sasso. In più sono stati requisiti anche cinque cellulari.

Una vera e propria base logistica, tra il letto e la scrivania. Da lì, infatti, S.R., ai domiciliari nella casa dei genitori per reati di droga, gestiva il suo giro di clienti del Veneziano e del Trevigiano. Riceveva le telefonate e poi inviava un proprio "galoppino" per la compravendita. Ma proporzionalmente all'allargarsi della cerchia di possibili assuntori cresceva in lui anche la paura di essere intercettato. Fino a sfociare in una vera e propria fobia.

Lo spacciatore aveva installato una telecamera che puntava il proprio obiettivo sul vialetto di casa e una microcamera artigianale per tenere sotto controllo l'ingresso della propria stanza. Ma evidentemente non bastava: oltre alle visite indesiderate c'erano anche possibili cimici da debellare. Per questo si era dotato anche di un sistema di inibizione delle onde radio e di un telecomando in grado di scovare eventuali telecamerine nascoste tra i clienti non abituali.

Le indagini sono durate circa sei mesi e sono partite da un piccolo sequestro di cocaina. Dopo molti appostamenti, gli inquirenti hanno capito che il "fulcro" dello spaccio si trovava a Mirano. In camera da letto.

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