rotate-mobile
Cronaca Mira / Via Leon Battista Alberoni

Fiumi di eroina nascosti tra zona Taliercio e Panorama, 5 arresti

Gli spacciatori raggiunti da ordinanza di custodia cautelare scattate dopo indagini partite da un appartamento di Mira. Giro da migliaia di euro

Non era un giro piccolo. Anzi. Nel tempo si era allargato fino ad attirare giovani in cerca della "roba" anche dal Trevigiano, i quali arrivavano nella zona del palasport Taliercio o nella zona commerciale del Panorama a Marghera per le dosi. I carabinieri della Compagnia di Mestre e della tenenza di Mira hanno disarticolato una banda di spacciatori che in breve tempo era diventata punto di riferimento in fatto di eroina. Le indagini riguardano un periodo che va dall'agosto a dicembre 2013, per cui ora sono state firmate le rispettive ordinanze di custodia cautelare per cinque tunisini. Quattro dei quali già detenuti nel carcere di Santa Maria Maggiore, mentre il quinto (un 36enne con precedennti specifici) è stato individuato lunedì in via Confine a Mira e portato in caserma. La mattina seguente il trasferimento nel penitenziario lagunare.

Era lui al tempo a occuparsi di rifornire i suoi compari di eroina, grazie alle sue trasferte nel capoluogo euganeo. Aveva agganci importanti, tanto che era in grado di reperire in una settimana anche 200 o 300 grammi di eroina. Tutta droga che poi veniva nascosta nelle aree verdi circostanti il Taliercio o nella zona del Panorama e "dissotterrata" alla bisogna, dopo che gli spacciatori prendevano appuntamento via telefono. I pusher erano particolarmente guardinghi, tant'è vero che al momento delle cessioni di stupefacente stazionavano sempre alcune vedette in bici: servivano non solo per lanciare eventuali allarmi per la presenza di forze dell'ordine, ma anche per individuare gli acquirenti e accompagnarli verso la zona preposta alla contrattazione.

Al telefono, poi, si parlava in codice: le cessioni di eroina venivano chiamate "punture" e non si vendevano mai quantità troppo pesanti di droga, in modo da evitare in caso di problemi l'arresto. Il sodalizio aveva immesso sul mercato circa un chilo e mezzo di eroina, per un controvalore di 45mila euro, spacciando a settimana circa 1 etto di stupefacente con un giro d’affari settimanale di circa 3mila euro. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza quattro persone, denunciate otto e segnalate alla Prefettura come assuntori in 34. Ora la Procura ha chiesto cinque ordinanze di custodia cautelare e ne ha denunciate quattro (un italiano e tre tunisini). A far scattare le indagini, condotte con appostamenti e intercettazioni telefoniche, il fatto che nel 2013 un appartamento in via Alberoni a Oriago di Mira fosse abitato dai cinque arrestati, dove si registravano movimenti piuttosto sospetti. Dopodiché i carabinieri sono riusciti a far luce sull'intero sodalizio, che dimostra  come l'eroina sia tornata in auge dopo un periodo di flessione del suo consumo. Una tendenza favorita anche dal costo poco elevato al dettaglio di questo tipo di pericoloso stupefacente.

PARLA IL CAPITANO DI MESTRE ANTONIO BISOGNO

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiumi di eroina nascosti tra zona Taliercio e Panorama, 5 arresti

VeneziaToday è in caricamento