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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave / Via Kennedy

Ladri speronano l'auto civetta, carabiniere spara: due arresti

I colpi in aria per intimare l'Alt ai delinquenti. Giovani predoni ripuliscono una ditta di costruzioni di Ceggia, poi trovano gli agenti a San Donà

Scappano dopo aver ripulito l'azienda di costruzioni "Manzato" di Ceggia ma si trovano davanti un posto di blocco dei carabinieri. Allora decidono di tentare di forzarlo, speronando in pieno l'auto civetta che bloccava loro la strada. Poco prima un militare, accorgendosi di ciò che stava per accadere, spara due colpi di pistola in aria per intimare l'Alt al conducente di quel furgone Ducato che non aveva alcuna intenzione di arrestare la propria marcia.

Momenti ad alta tensione verso l'una della notte tra venerdì e sabato nella zona industriale di San Donà, nei dintorni di via Kennedy. Una coppia di delinquenti pensava di aver messo a segno un colpo grosso, introducendosi poco prima all'interno di uno stabilimento attivo nel settore dell'edilizia in via Venezia a Ceggia e riempiendo il furgone (trafugato a San Donà di recente) con strumenti da lavoro anche piuttosto sofisticati per un valore di circa 70mila euro. Dopodiché la fuga, indisturbati. Sembrava che tutto stesse filando liscio per i delinquenti, e non è escluso che la nottata di razzie si fosse chiusa con questo primo blitz.

A quel punto, però, poco più in là sono spuntati i carabinieri. Nessuna possibilità di evitare quel posto di controllo, se non forzandolo. A quel punto il conducente del Ducato si è preparato all'impatto, che ha causato danni lievi all'auto civetta. Alcuni residenti della zona sono stati svegliati dal rumore dei due spari, chiedendosi cosa stesse accadendo. Dopo lo schianto i predoni hanno lasciato perdere il Ducato e hanno cercato di evitare l'arresto correndo a gambe levate per i campi circostanti, ma senza successo. I carabinieri sono stati loro subito addosso, bloccandoli e ammanettandoli.

Si tratta di un 24enne e di un 19enne di nazionalità romena, entrambi senza fissa dimora ma domiciliati temporaneamente a Musile di Piave. La loro nottata di razzie, dunque, si è conclusa nel carcere di Santa Maria Maggiore, in attesa della convalida di sabato mattina, durante la quale gli arrestati hanno risposto di furto aggravato in concorso, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. La refurtiva, tutta appartenente alla ditta di Ceggia, è stata restituita ai legittimi proprietari.

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