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Cronaca Castello / Calle Donà Castello, 3265

Terrore a Castello: spara con la scacciacani, poi getta dell'acido contro un poliziotto

Arrestato dopo un irruzione nella sua casa uno spagnolo di 46 anni. Ubriaco, ha sparato un paio di colpi allarmando i residenti. Poi si è barricato. L'agente ne avrà per venti giorni

Notte di terrore a Castello. Una notte che probabilmente non si dimenticherà facilmente. Completamente fuori controllo spara due colpi con una scacciacani in calle verso le 20, poi si barrica in casa. Lì getta dell'acido solforico dalla finestra e colpisce un dirigente della questura, che verrà ricoverato con venti giorni di prognosi. L'acido gli ha corroso il giubbotto antiproiettile e gli indumenti sottostanti per poi raggiungerlo anche al mento e a un polso.

"ALL'INIZIO HO PENSATO CHE FOSSE ALCOL, POI IL FORTE BRUCIORE"

Per lui traumi fortunatamente più lievi di quello che potevano essere, fatto sta che la follia l'ha fatta da padrona. In arresto dopo il blitz dell'Uopi, le unità speciali della questura, un 46enne di nazionalità spagnola ma residente in Italia. Il "pittore", un artista di strada che già in passato si è reso protagonista di episodi di cronaca. Lo stesso si è barricato dopo aver sparato un paio di colpi con una pistola verso le 20 in calle dei Furlani. A quel punto alcuni passanti lanciano l'allarme e intervengono le forze dell'ordine. Lui, però, raggiunge la sua abitazione al civico 3265 di Castello e si chiude la porta dietro di sé.

Spara in calle, poi getta l'acido su un poliziotto

La situazione, anziché migliorare, precipita. Perché l'uomo non ne vuole sapere. Urla. E' ubriaco e non intende ragionare, tanto che inizialmente si affaccia al balcone e punta l'arma da fuoco contro gli agenti. L'area viene messa in sicurezza con l’intervento anche del personale dei vigili del fuoco e del 118: si tenta una mediazione, ma l'uomo risponde con minacce e insulti. Poi getta l'acido dalla finestra, rischiando di causare traumi irreparabili a chi si trova di sotto. A chi sta solo facendo il proprio dovere. A quel punto, sono le 22 circa, si decide per il blitz, che dura pochi istanti. L'uomo viene bloccato, la scacciacani sequestrata. Subito scattano le manette e lo spagnolo viene portato via. E' in stato confusionale, ma viene reso inoffensivo. Per lui il trasferimento in questura, poi si sono spalancate le porte del carcere: deve rispondere di resistenza, violenza, minaccia e lesioni pluriaggravate a pubblico ufficiale.

L’abitazione è stata perquisita, all’interno si trovava un piccolo arsenale: due pistole scacciacani, due storditori elettrici, altri dispositivi elettronici e una bottiglia bianca di acido solforico. Tutto sequestrato, così come il giubbotto antiproiettile corroso. "Inizialmente pensavo fosse alcol - racconta il dirigente della questura - Poi ho sentito il bruciore". Da quanto emerso successivamente pare che all'origine dei folli gesti ci sia stata, oltre all'alterazione dovuta all'alcol, anche una lite tra lo spagnolo e la compagna, che abita con lui.

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