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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Marghera / via della Geologia

Il sindaco Orsoni abbassa la leva: si spegne l'inceneritore di Fusina

Grazie alla differenziata sarà possibile chiudere il termovalorizzatore ed evitare di immettere nell'aria 60mila tonnellate di Co2 all'anno

“È un traguardo importante, che abbiamo potuto ottenere grazie ad un lavoro iniziato da tempo, e che festeggiamo con grande soddisfazione. Evitare di immettere nell'atmosfera 60mila tonnellate di Co2 all'anno è un risultato ancora più significativo perché attiene alla salute delle persone. Ringrazio i cittadini che, utilizzando in maniera sempre più diffusa e corretta la raccolta differenziata dei rifiuti, hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo. È proprio grazie a questo percorso virtuoso, che in futuro porterà ad ulteriori benefici, che abbiamo potuto evitare di aumentare le tariffe per il servizio di asporto e trattamento dei rifiuti, risparmiando 5 milioni di euro”. Con queste parole il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha avviato mercoledì pomeriggio, insieme all’assessore comunale all'Ambiente, Gianfranco Bettin, e al direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, lo spegnimento del termovalorizzatore per i rifiuti solidi urbani di via della Geologia 31 a Fusina.

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DATI ALLA MANO - La chiusura dell’inceneritore di rifiuti “tal quali”, cioè senza trattamento, (con un anno e mezzo di anticipo rispetto a quanto preventivato) è resa possibile dalla scelta dell’amministrazione e di Veritas di sviluppare fortemente la raccolta differenziata che, grazie al sistema di raccolta “porta a porta”, esteso a quasi tutta la settimana in centro storico a Venezia e a Burano e Murano, e all’introduzione dei cassonetti con la chiave in terraferma, è arrivata, nel corso del 2013, al 43,17%. La sola Terraferma ha raggiunto il 54,8%, una percentuale tra le migliori a livello nazionale e internazionale, se si pensa che a Berlino, ad esempio, supera appena il 40%. La Municipalità più “riciclona” è quella di Chirignago-Zelarino, la prima nel territorio comunale di Venezia a partire con i cassonetti a calotta, e che ormai da un paio di anni supera il 70% di differenziata (72,79% nel 2013). Buoni anche i risultati delle altre Municipalità dove sono state collocate le calotte: Favaro (61,50% nel 2013; 48,45% nel 2012) e Marghera (59,06% nel 2013; 37,31% nel 2012). Entro l’inizio dell’estate, coperta anche la popolosa Municipalità di Mestre centro, tutta la Terraferma sarà dotata di cassonetti a calotta. Stazionari i dati del centro storico di Venezia, Murano e Burano (26,84% nel 2013), che però scontano un novembre di acque alte e assemblee che non hanno permesso di raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, e di Pellestrina e Lido (27,5%), dove è in corso il posizionamento dei cassonetti a calotta e dei bidoni per la raccolta dell'umido. L’obiettivo, una volta dotati di cassonetti con la chiave anche il Lido e Mestre centro, è di arrivare a una media comunale del 60%.

I COMMENTI - “Alla crescita della raccolta differenziata – ha aggiunto Bettin - corrisponde inoltre un sempre minore conferimento di rifiuti in discarica: delle quasi 400mila tonnellate di rifiuti raccolte nel 2013 da Veritas, 160.992 delle quali nel Comune di Venezia, meno del 4% arriva in discarica, uno dei migliori risultati a livello nazionale”.

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