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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Cannaregio

Sembra "originale" ma non lo è, il barista fa la cresta sullo spritz

I Nas hanno sequestrato in un locale di Cannaregio delle bottiglie con etichetta vera che venivano però riempite con una sottomarca

Ha cercato di "fare la cresta" sugli spritz, ma è stato colto in fallo dai carabinieri del Nas di Treviso. Il gestore di un locale di Cannaregio, infatti, cercava di ingannare i propri clienti riempiendo bottiglie "originali" di Aperol con un'altra bevanda di colore simile ma che costava molto meno. Una sottomarca che gli permetteva così di guadagnare di più su ogni bicchiere di aperitivo offerto agli avventori.

Se il costo della "materia prima" infatti si abbassava, il costo dello spritz rimaneva lo stesso. Aumentando i margini di guadagno per il gestore dell'esercizio, che in questo modo cercava di spacciare per "originale" ciò che invece non lo era. Nell'ambito dei controlli che recentemente i Nas hanno condotto anche in centro storico, i militari sono quindi incappati nel bar incriminato. Hanno quindi sequestrato alcune bottiglie e hanno atteso gli esami di laboratorio, che hanno suffragato i sospetti iniziali. Le etichette e le bottiglie erano quelle "vere", ma l'Aperol no. E non si tratterebbe di una debolezza momentanea.

La quantità di bottiglie "patacca" requisite indurrebbe a pensare infatti che la condotta illecita del gestore fosse invece sistematica. Per questo motivo è scattata subito una denuncia per il barista, italiano di mezza età, per frode nell'esercizio del commercio. 

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