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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il satellite "inguaia" Venezia: la città sta continuando a sprofondare

Uno studio americano va controcorrente e dimostra come le calli si abbassino di due millimetri l'anno. Se si somma il dato all'innalzamento dei mari si arriva a 8 centimetri ogni 20 anni

Il satellite "inguaia" Venezia, o almeno la colpisce in ciò a cui è indissolubilmente legata: l'acqua. Uno studio della Scripps Institution of Oceanography dell'Università della California va controcorrente e dichiara che la città, nonostante l'opinione che si era diffusa negli ultimi anni, sta continuando a sprofondare.

 

"Subsidenza", la chiamano gli studiosi, "acqua alta" la chiamano i comuni mortali. O meglio, il fenomeno dell'acqua alta è legato a tutt'altre cause, ma il fatto che la città lagunare sprofondi di due millimetri all'anno di certo non aiuta. Se poi si sommano gli ulteriori due millimetri annui di innalzamento dei mari, si arriva alla fatidica cifra di 8 centimetri di sprofondamento ogni vent'anni. Per carità, ci sono fenomeni di subsidenza peggiori, dicono gli esperti, ma per una città bella quanto fragile come Venezia sono risultati che non possono che preoccupare.

Le ricerche della Scripps Institution sono state condotte dal 2000 al 2011 con la collaboraiozne del sistema di "Tele-Rilevamento Europa", una società italiana che misura con precisione le deformazioni del suolo attraverso gps e radar spaziali. Queste strumentazioni hanno permesso di percepire, oltre all'abbassamento, anche un certo spostamento della Laguna verso est. Con le Isole della parte nord che calano di 2 o 3 millimetri e quelle della parte sud di 3 o 4.

Negli anni Novanta si pensava che la subsidenza della città fosse dovuta all'utilizzo dell'acqua dal sottosuolo e che fosse un problema ormai superato, o comunque affievolito. Questi dati confutano questa opinione: Venezia, in verità, continua a sprofondare.

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