rotate-mobile
Cronaca Marcon / Viale San Marco

L'esplosione a Marcon era un attentato per spaventare la ex fidanzata

Il responsabile sarebbe un uomo di Casale sul Sile. Proseguono le indagini dei carabinieri

Sarebbe un 55enne trevigiano, di Casale sul Sile, il responsabile dell'"attentato" messo in atto lunedì pomeriggio in viale San Marco a Marcon: una bomboletta metallica piazzata su un muretto e fatta esplodere, che ha causato un gran botto udito in tutto il quartiere, mettendo in allarme abitanti e negozianti. I carabinieri si sono subito messi al lavoro per scoprire chi fosse l'autore del gesto e lo hanno identificato nel giro di poche ore, anche grazie alle registrazioni delle telecamere che lo hanno ripreso mentre appoggiava la bomboletta e l'accendeva.

Stalking a Marcon

L'uomo, stando ai primi accertamenti, avrebbe agito con l'intenzione di minacciare la ex compagna, che abita in quella zona. I militari dell'Arma lo hanno denunciato per stalking e stanno attendendo le analisi tecniche sulla bomboletta per definire l'ipotesi di reato relativa all'esplosione. Quello dell'esplosione, in realtà, potrebbe non essere l'unico atto persecutorio nei confronti della ex: la donna avrebbe parlato di altri episodi di stalking legati alla conclusione della relazione tra i due. Le indagini in questo senso sono in corso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'esplosione a Marcon era un attentato per spaventare la ex fidanzata

VeneziaToday è in caricamento