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Cronaca

Tagli ai comunali, è battaglia: sì all'"occupazione" del Consiglio

Lunga trattativa giovedì dei dipendenti di Ca' Farsetti con il direttore generale Agostini. si guarda a Roma. Lavoratori scendono in trincea

Niente accordo (anche perché lo sblocco della situazione può arrivare solo da Roma). La decisione quindi è che il prossimo Consiglio comunale di lunedì sarà "occupato" (per la parte riservata al pubblico) dai dipendenti di Ca' Farsetti. Stufi di rimanere "a bagnomaria" in merito al possibile taglio dei propri stipendi derivati dallo sforamento del patto di stabilità.

L'assemblea dei comunali giovedì mattina, come riportano i quotidiani locali, è stata molto affollata. Tanto che una donna si è sentita male ed è dovuto intervenire anche il 118. Poi una trattativa con il direttore generale del Comune Marco Agostini, conclusasi in un nulla di fatto. Anzi, come riporta La Nuova Venezia, il dirigente a un certo punto si sarebbe alzato e se ne sarebbe andato. Di conseguenza in serata la decisione di "occupare" il Consiglio.

Anche perché lo strappo si sarebbe consumato proprio mentre la dirigente del Personale aveva aperto la porta a una possibile trattativa per tentare di mitigare le conseguenze nefaste in fatto di tagli, che per i tremila dipendenti potrebbero risolversi in una sforbiciata tra i 200 e i 400 euro al mese. Decurtazioni che dovrebbero scattare da febbraio, in attesa che il Parlamento approvi l'emendamento "Salva Venezia" che ha appena iniziato il proprio iter tra commissioni, Camera e Parlamento.

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