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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tagli sulla Sanità, la Regione si adegua: a rischio anziani e disabili

Assegni di cura, telesoccorso e sportelli da abolire. Allarme del Comune di Venezia dopo il decreto del governo. Il vicesindaco Sandro Simionato: "Zaia faccia passo indietro dal baratro"

“Siamo molto preoccupati e perplessi per la decisione, non ancora completamente ratificata della Regione, di applicare senza remore i tagli previsti dalla Legge di stabilità sospendendo, per ora fino ad aprile, i fondi destinati ai livelli essenziali di assistenza sanitaria (detti Extra LeA) destinati a servizi in favore di persone in situazione di gravi difficoltà come anziani, disabili e minori”. Con queste parole, pronunciate stamane nel municipio di Mestre, il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Venezia, Sandro Simionato, è entrato nel tema del decreto Balduzzi.: “Comprendiamo – ha spiegato – che la decisione della Regione abbia risentito dei riflessi di alcune scelte del Governo, ma siamo anche consapevoli che, se la decisione verrà ratificata definitivamente, porterà a pesanti ricadute, anche nel territorio comunale, in termini di erogazione dei servizi, con conseguenze drammatiche anche sul piano del lavoro”.

Tra i servizi garantiti dal Comune che ora rischiano di saltare ci sono, ad esempio, gli assegni di cura, erogati a persone non autosufficienti che rimangono in casa propria. Per questo servizio il Comune ha ricevuto dalla Regione, lo scorso anno, oltre tre milioni di euro, di cui hanno beneficiato, nel 2011, 1172 persone. Tra gli extra LeA a rischio ci sono anche gli sportelli integrati, necessari a garantire l’erogazione dei servizi socio-assistenziali (per cui nel 2011 il Comune ha speso oltre 300mila euro a fronte di un contributo regionale di 30mila euro); i servizi di telesoccorso e teleassistenza; i progetti di vita indipendente rivolti a disabili che nel nostro Comune coinvolgono attualmente 103 persone e per i quali nel 2011 sono stati investiti complessivamente oltre 900mila euro; i servizi di trasporto dei disabili ai Centri occupazionali diurni, che coinvolgono oltre 200 utenti, e le prestazioni socio-riabilitative di assistenza in favore di minori affetti da disturbi comportamentali o di carattere psichiatrico in regime residenziale o accolti in comunità.

“Le spese destinate ai servizi extra LeA – ha concluso Simionato – sono da considerare veri e propri investimenti: se i Comuni saranno costretti a sospendere servizi di fondamentale importanza come quelli citati, questo provocherà, una maggiore richiesta di assistenza da parte delle famiglie che hanno in casa persone disabili o malate, che i Comuni non saranno in grado di garantire, anche a fronte degli ulteriori tagli previsti dalla legge di stabilità che per quest’anno, per gli enti locali, ammontano a 2 miliardi e 600 milioni. Di conseguenza per molte di queste persone si renderà necessaria l’ospedalizzazione o il ricovero in strutture assistenziali, con un conseguente aumento esponenziale delle risorse finanziare da impiegare. In accordo con il sindaco, abbiamo intenzione di convocare a breve la conferenza dei sindaci perché questioni di tale importanza vanno affrontate in maniera condivisa. Mi auguro ci sia la possibilità di una rivisitazione da parte del prossimo Governo delle scelte fatte in questi mesi che permettano anche alla Regione Veneto di ridefinire quali sono le priorità secondo le quali costruire il proprio bilancio”.

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