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Cronaca

Stop al trasporto per gli anziani: "Tagliato un servizio ai più deboli"

L'attacco al Comune: "Così resteranno da soli nelle loro case". Mancano i fondi che permettevano di accompagnarli ai centri diurni di Mestre e Venezia

Decine di persone che rischiano di perdere la possibilità di muoversi da casa propria, troppo deboli e gravate da difficoltà economiche, spesso sole. La scure dei tagli comunali si abbatte su una categoria che è già molto fragile, quella degli anziani affetti da disabilità motorie: fino a oggi il Comune di Venezia ha infatti messo a disposizione un servizio di trasporto che permette loro di passare qualche ora fuori casa, mangiando un pasto in compagnia. Ma con il nuovo anno le cose potrebbero cambiare.

Dal 1 febbraio 2016 infatti non ci saranno più soldi per il trasporto degli anziani ai centri diurni della città. A riportarlo è Il Gazzettino che scrive come il Comune non possa più farsi carico dei quasi 700 mila euro spesi ogni anno per il trasporto. La richiesta ora giungerebbe fino ai gestori delle strutture invitandoli a prendersi carico del servizio che il Comune non può più pagare.

I tagli quindi vanno a toccare una categoria tra le più deboli. Il Comune infatti fino ad oggi aveva reso disponibili vari pulmini e anche alcune barche che prelevavano gli anziani che vivono da soli e li trasportavano al centro diurno, che per loro significherebbe un pasto caldo ed un posto dove stare in compagnia. Il servizio era usato dai 3 ai 5 giorni a settimana e gli anziani in tutto sarebbero circa 150. I centri diurni sarebbero due in terraferma ed uno a Venezia.

I centri diurni, nonostante il taglio al servizio, hanno dichiarato che non chiuderanno, cercando anche di rivedere le rette annuali. Per sopperire al taglio voluto dal Comune inoltre si starebbero studiando doverse soluzioni, come degli autobus "sponsorizzati" oppure alcuni mezzi rilasciati in comodato gratuito.

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