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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Carnevale di Venezia, giovedì 'grasso': "Taglio della testa al toro" in Piazza San Marco

Un lungo e rumorosissimo corteo, i colori delle maschere veneziane e le spettacolari esibizioni di sbandieratori, trampolieri e tamburini hanno celebrato la vittoria del doge Michiel

Il tradizionale "Taglio della testa al toro", accompagnato da un lungo e rumorosissimo corteo, i colori delle maschere veneziane e le spettacolari esibizioni di sbandieratori, trampolieri e tamburini, si è 'consumato' nel pomeriggio del giovedì grasso a Venezia, nell'edizione 2017 del Carnevale della città lagunare.

Lo storico rito del sacrificio dell'animale, con la sfilata della compagnia L’Arte dei Mascareri, celebra la vittoria del doge Vitale Michiel II sul patriarca Ulrico di Aquileia e sui suoi dodici feudatari ribelli, un trionfo ottenuto nel sangue che costò ai traditori un pegno all'epoca salatissimo.

Per anni i successori del Patriarca dovettero inviare in dono alla Serenissima un toro, dodici pani e dodici porci ben pasciuti. Il toro-patriarca e i dodici porci-feudatari venivano puntualmente messi allo scherno della pubblica piazza con un rituale che prevedeva al suo culmine lo spettacolare taglio della testa del toro, da qui il detto tutto veneziano “Tagiar la testa al toro”, per significare la chiusura di una faccenda in maniera definitiva, anche sinonimo di soluzione rapida, secca anche se dolorosa.

Gli animali venivano successivamente macellati e cucinati, la loro carne distribuita durante i banchetti tra i nobili, il clero, il popolo e i carcerati. Oggi, invece, la rievocazione è affidata ai Mascareri veneziani, ma all'interno del corteo di quest'anno sono stati ospitati anche il gruppo del Carnevale di Comelico, i Tamburi della Scuola di Conegliano, i Trampolieri, e l’atelier Carro Navalis.

Il grande toro di stoffa e cartapesta e le maschere dei porci vengono portati fino al palco di piazza San Marco, con le dodici pagnotte portate dalle splendide Marie del Carnevale. La lunga sfilata, preceduta da mezz'ora di intrattenimento, è partita alla volta dell'area Marciana da campo Santa Margherita alle 15.30, passando quindi per San Barnaba, Accademia, campo Santo Stefano e calle larga XXII Marzo, fermandosi spesso per stupire e deliziare i passanti con le loro esibizioni.

Alle 16 il corteo ha raggiunto la piazza dal varco dell'Ascension, per poi salire sul grande palco di fronte alle procuratie dove il “tagio” è stato reinterpretato dai due ballerini del Carnevale, che in una lunga danza mascherata hanno simulato la macellazione dell'animale.
 

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