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Cronaca

"Servono 4500 euro per liberare sua figlia", continuano senza sosta le truffe agli anziani

L'episodio è capitato ad una signora di Mestre, che ha subito fiutato l'anomalia. Nel pomeriggio di mercoledì un uomo ha cercato di acquistare un cellulare con documenti falsi

Gli anziani sempre nel mirino. Attorno alle 12.40 di mercoledì una signora residente a Mestre ha contattato la polizia, riferendo di essere stata vittima di un tentativo di truffa. Nella fattispecie aveva ricevuto una telefonata da parte di un sedicente avvocato, il quale le comunicava che la figlia era stata trattenuta in una caserma dei carabinieri a seguito della violazione di una clausola relativa ad un contratto assicurativo. Lo stesso legale averebbe dovuto recarsi in tribunale a Mestre per versare una non meglio specificata cauzione per l’ammontare di 4500 euro.

Il presunto avvocato ha quindi chiesto alla donna di anticipare la somma per conto della figlia anche in un corrispettivo di gioielli o preziosi di uguale valore. La signora, fiutando la circostanza poco chiara, ha subito contattato le forze dell'ordine, segnalando l'anomalia. Gli agenti di polizia si sono quindi portati a casa della signora per verbalizzare le sue dichiarazioni. La prima ipotesi è che i truffatori avrebbero approfittato del momento in cui la donna sarebbe andata a prelevare il denaro per fare irruzione in casa e svaligiarla. Nella giornata precedente un'altra anziana era stata presa di mira da truffatori: in quel caso una donna affabile, con la scusa di mettere in sicurezza i gioielli di famiglia ed utilizzando un espediente per entrare in casa, era scappata furtivamente con preziosi per un valore di 2mila euro.

Un seconda tentata truffa ha avuto luogo in un negozio di telefonia in Piazza Ferretto a Mestre. Attorno alle 15.40, infatti, uno dei dipendenti ha segnalato la presenza nell'esercizio di una persona con documenti probabilmente falsi. Gli agenti della volante sono quindi intervenuti rapidamente sul posto, appurando come la carta d'identità fosse palesemente contraffatta. L'uomo, poi identificato per D.B.S., 33enne originario di Napoli, stava cercando di acquistare un cellulare di ultimo modello: un tentativo di truffa al quale non sarebbe nuovo. Condotto negli uffici della Questura, l'uomo è stato quindi denunciato per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi, nonché per truffa aggravata.

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