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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Eraclea / Ponte Crepaldo

Sorpreso a rubare in casa tenta di uccidere la madre col cacciavite

S.M. 35enne di Ponte Crepaldo, è stato arrrestato l'altra notte per tentato omicidio. La donna aveva visto un'ombra frugare nei cassetti

Inscena una rapina, come un anno fa. Non a casa d'altri, ma nell'abitazione in cui convive con i genitori. A Ponte Crepaldo, frazione di Eraclea. Solo che stavolta la madre 75enne ha sorpreso qualcuno che rovistava nei cassetti in cerca di soldi o preziosi. Non poteva sapere che era S.M., 35enne. Suo figlio. Stava inscenando di nuovo un colpo, dopo che nei mesi scorsi aveva denunciato ai carabinieri addirittura di essere stato picchiato e spinto dai malviventi contro lo stipite della porta. Malviventi che fino ad ora non erano mai stati scoperti. L'altra notte, quindi, il 35enne si è scagliato contro l'anziana madre con un cacciavite colpendola ripetutamente alla testa. L'allarme è stato lanciato dai residenti in un condominio di via Triestina Bassa, che hanno telefonato alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di San Donà segnalando di sentire invocazioni di aiuto. Provenivano dall'appartamento della tentata rapina (e del tentato omicidio).

LA RAPINA INSCENATA UN ANNO FA

Mentre la 75enne è stata trasportata all'ospedale, il figlio della donna è rimasto sul posto. Secondo lui l'accaduto era riconducibile a una rapina mentre lui non era in casa. All’interno della casa tutte le stanze erano state messe a soqquadro e svariati capi di abbigliamento erano stati tolti dagli armadi, nonché dai cassetti e quindi gettati a terra. La situazione è subito apparsa strana agli investigatori, coordinati dal comandante della stazione di Eraclea, il maresciallo Pasquale Tardio, che ci ha messo poco a collegare l’episodio con quello del dicembre scorso.

Una versione che non corrispondeva con gli elementi sulla scena del crimine. Nessun segno di effrazione, per esempio. Com'erano entrati i presunti criminali. È iniziato così un braccio di ferro tra gli investigatori e il 35enne il quale ha ammesso di avere simulato l’episodio colpendo la madre che si era svegliata e aveva visto, nell’oscurità, una figura che stava frugando nei cassetti. La donna ha subito dei traumi alla teca cranica guaribili in quaranta giorni. Colpa di quel cacciavite (sequestrato) che S.M. teneva in mano nel momento in cui era stato sorpreso in flagrante.

S.M. ha confermato di avere organizzato anche la finta rapina commessa ai suoi danni lo scorso anno. I motivi che avrebbero scatenato queste crisi nervose sarebbero riconducibili ai frequenti litigi con la moglie che conviveva con lui e la madre fino a poco fa. Poi se n'è andata. Alla luce dei fatti il 35enne è stato arrestato per il reato di tentato omicidio.

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