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Cronaca Tessera

Fermato in aeroporto ed espulso un 19enne vicino al terrorismo islamico

Era residente nella provincia di Treviso e, secondo gli investigatori, praticava attività di proselitismo sul web

È atterrato all'aeroporto Marco Polo di Venezia alle 14.50 del 19 maggio, con un volo proveniente da Tunisi, e subito è stato bloccato, respinto e rispedito in patria. Questo perché il ragazzo - diciannovenne tunisino residente assieme al padre a Breda di Piave (Treviso) - è risultato avere a carico un provvedimento di allontanamento «per motivi di sicurezza nazionale e prevenzione del terrorismo».

Proselitismo sul web

Il provvedimento era stato firmato dal ministro dell'Interno il 25 gennaio scorso e prevede, contestualmente, la revoca della carta di soggiorno. Le indagini, svolte dalla Digos della questura trevigiana, hanno ricostruito una serie di attività di proselitismo che il diciannovenne praticava sul web, oltre alla sua vicinanza con soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo islamico - anche loro nel mirino degli investigatori.

Espulso

Sul suo profilo Facebook comparivano commenti di adesione ideologica al jihad, di celebrazione del martirio e dei mujaheddin morti in combattimento e messaggi dal tenore antisemita. Il giovane aveva anche pubblicamente manifestato il desiderio di sacrificarsi “in nome di Dio” e “della moschea di Gerusalemme”, rivolgendo la sua preghiera ad Allah per poter compiere il jihad. I controlli effettuati dalla polizia aerea di frontiera lo hanno incastrato e, dopo gli adempimenti di rito, il ragazzo è stato respinto alla frontiera e rimpatriato.

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