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Cronaca

Il giorno del Mose: alle 12.25 la Laguna è completamente isolata dal mare | DIRETTA

Per la prima volta si sono alzate tutte le 78 paratoie alle tre bocche di porto. C'erano il premier Conte e vari ministri. Il test è andato bene ma i lavori, iniziati nel 2003, non sono finiti

«Tutte le barriere sollevate, il test è perfettamente riuscito». 10.48-12.25: un'ora e trentasette minuti sono serviti per innalzare le quattro barriere alle bocche di porto di Lido, Chioggia e Malamocco che compongono il Mose. Un momento storico: è stata la prova generale che, per la prima volta, ha testato il funzionamento di tutto il sistema che dovrà proteggere Venezia dalle acque alte, separando la laguna dal mare Adriatico.

A dare il via alle operazioni è stato il primo ministro Giuseppe Conte, arrivato sull'isola artificiale alla bocca di porto del Lido in compagnia di una parte della sua squadra di governo (Lamorgese, De Micheli, D'Incà). Erano presenti anche Elisabetta Spitz, commissario straordinario per il Mose, e Cinzia Zincone, provveditore per le Opere pubbliche del Triveneto, oltre al sindaco Brugnaro e il governatore Zaia. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su Venezia e su quest'opera mastodontica pensata per salvaguardare la città, ma nota anche per le lungaggini, le inchieste e il malaffare che ad essa sono legati. I lavori erano iniziati nel 2003 e non sono ancora finiti: la conclusione è prevista tra un anno e mezzo. Ma il Mose, secondo il governo, dovrebbe essere pronto a entrare in funzione già il prossimo autunno per casi eccezionali.

Test generale del Mose

LIVE

ore 12.25: completato l'innalzamento di tutte le paratoie: la Laguna è completamente isolata dal mare per la prima volta nella storia.

ore 12.16: completato l'innalzamento delle barriere alla bocca di Lido e Chioggia. Mancano le ultime paratoie a Malamocco.

ore 11.25: riprende la parola il ministro De Micheli: «Stiamo preparando una norma per la gestione non solo del Mose - ha detto - ma di tutte le opere della laguna. Tramite uno strumento legislativo sarà data concessione ad una struttura di cui faranno parte anche organismi statali. Stiamo lavorando anche sulle ipotesi per le navi; nel frattempo stiamo facendo le norme sulla crocieristica e sui singoli porti».

ore 10.54: «Non è una cerimonia, questo è un test, non una passerella. È un'opera poderosa. Siamo venuti a novembre e abbiamo toccato con mano la devastazione - continua il premier -. Abbiamo deciso che entro l'autunno doveva funzionare, serve una salvaguardia. È stata rallentata, ci sono stati gravi episodi di corruzione e malaffare. Noi siamo arrivati all'ultimo miglio e ci siamo assunti le nostre responsabilità: l'opera va completata. Ci saranno i collaudi, completeremo nel 2021 ma abbiamo anticipato i tempi. Dobbiamo evitare l'acqua alta, perché distrugge questo patrimonio e il tessuto economico e sociale».

ore 10.48: è iniziato il sollevamento delle barriere del Mose. I compressori pompano aria nelle paratoie. C'è l'ingegner Sernaglia alla gestione. Tra poco le barriere inizieranno ad emergere. «Il nostro compito è far sì che in futuro le lacrime a Venezia non scendano più per  le conseguenze dell'acqua, ma per l'incapacità di trattenere la commozione davanti a tanta bellezza - dice il premier Conte poco prima dell'inizio del test completo. Dobbiamo ringraziare uomini, donne, maestranze, tecnici, informatici, architetti che ci consentono di preparare questo test per mettere in sicurezza la città di Venezia. Dobbiamo continuare a lavorare per prevenire i fenomeni avversi, per mettere in sicurezza il paese. La mano pubblica deve tutelare i luoghi come Venezia, ricchi di tradizione storica e culturale».

ore 10.45: Intervento del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia: «È la storia di una via crucis, il Mose è costellato da tanti difetti. Dopo 5.5 miliardi spesi quest'opera deve funzionare. In Veneto il Mose è l'inchiesta: oggi dobbiamo fare in modo che ci sia solo una parte della storia. Ci preoccupa il tema della gestione. Il premier Conte potrebbe rivedere una scelta infelice di un governo precedente che aveva soppresso il magistrato alle acque. La gestione va data al Comune».

ore 10.42: intervento del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: «Grazie a Conte - ha dichiarato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro - per avermi nominato commissario e avere dato i fondi come promesso. Questa non è una passerella, è gente che ha senso di responsabilità. Nel Mose ci sono state lungaggini, inchieste, vecchi sistemi. Credo nel Mose, deve proteggere Venezia e i suoi abitanti».

ore 10.40: intervento del ministro dei Trasporti Paola De Micheli: «Una storia travagliata. Sono felice che a questo tavolo ci siano 3 donne, strumento potente e concreto dell'accelerazione dell'apertura di questa grande opera. Oggi possiamo dire che molti degli impegni sono stati mantenuti. La scelta di proteggere Venezia è strategica, Venezia è simbolo dell'economia del mare che va tenuta in equilibrio. Il protocollo fanghi è pronto, inseriremo una norma sulla gestione. Nelle prossime settimane. Non mancheranno le risorse».

ore 10.37: Rappresentanti istituzionali e troupe all'isola artificiale del Baccan di Sant'Erasmo.

Giornata campale per il Mose

Il presidente Conte è arrivato pochi minuti prima delle 10 sull'isola artificiale alla bocca di porto del Lido, pronto, assieme agli altri ministri, ad assistere all'avvio del primo test generale del Mose. Il 10 luglio è una giornata storica perché per la prima volta si sollevano tutte le 78 paratoie che compongono il sistema a protezione della laguna di Venezia dalle acque alte. Presente una folta rappresentanza di istituzioni, addetti ai lavori e giornalisti. Per il governo ci sono i ministri dell'Interno Lucia Lamorgese, delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli e per i rapporti col Parlamento Federico D'Incà. Presenti anche il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco Luigi Brugnaro e i sottosegretari all'Interno, Economia ed Editoria, Achille Variati, Piero Paolo Baretta e Andrea Martella. Come detto non è un'inaugurazione né una festa: l'organizzazione ha scelto una modalità sobria, senza brindisi e banchetti, anche perché servirà ancora parecchio tempo prima che i lavori siano conclusi. Dopo il passaggio delle istituzioni sull'isola artificiale, il premier si è spostato a Pellestrina per visitare i luoghi che sono stati maggiormente colpiti dall'acqua alta eccezionale di novembre. Nel corso della mattinata si è svolta anche la protesta dei comitati contrari all'opera: a bordo di barchini, con bandiere e fumogeni, hanno cercato di raggiungere la barriera del Lido, senza riuscirci: sono stati bloccati dalle forze dell'ordine, in ottemperanza al divieto di navigazione che la capitaneria di porto aveva imposto nell'area per la durata del test.

Le paratoie si sono innalzate simultaneamente a Malamocco (19 barriere), a San Nicolò (20 barriere), a Treporti (21 barriere) e Chioggia (18 barriere). Il procedimento si è chiuso dopo poco più di 90 minuti, ma, come spiegato dai referenti del progetto, «a regime saranno elevate in circa 30 minuti, in quanto l'opera va ancora completata e settata». «Ringrazio il presidente Conte, i ministri e il presidente Zaia per essere presenti oggi - ha detto il sindaco Brugnaro - e in particolare il governo, che ricordo essere intervenuto in maniera concreta dopo l'acqua alta straordinaria del 12 novembre che ha portato me alla nomina come commissario per l'emergenza con la possibilità di risarcire chi ha subito danni. Oggi non siamo qui a fare passerella, perchè per me vedere la presenza di esponenti di rilievo dell'Esecutivo è importante e dimostra l'attenzione data a Venezia. Il Mose ha sicuramente vissuto tanti problemi e subìto la burocrazia che speriamo di superare con nuove norme. Nonostante le difficoltà, sono sempre stato un sostenitore di quest'opera».

Gestione

Conte e De Micheli hanno anche anticipato che a gestire il Mose sarà una struttura collegiale a cui parteciperanno Comune, Città metropolitana, Regione, Autorità portuale e capitaneria di porto, oltre ai ministeri competenti e al Magistrato alle acque. L'istituzione di questo organismo dovrebbe essere prevista a settimane ed essere contenuta nel "decreto Semplificazioni", mentre in un momento successivo sarà stabilito chi ne sarà a capo.

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