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Cronaca Santa Croce / Calle Chiovere

Omicidio a Venezia: "Situazione esplosiva, prevedibile che sarebbe successo qualcosa"

Secondo i vicini da mesi la calle era malfrequentata. "Gli alloggi erano occupati. Vittima e assassino erano sempre assieme, discutevano. Stavano con dei cani che si sbranavano"

"Brutte facce" in calle se ne vedevano parecchie, ultimamente. Persone che andavano e venivano, dentro e fuori da due alloggi confinanti ed entrambi (per ragioni diverse) occupati in maniera abusiva. "Sia quello davanti, dove è successo il fatto - racconta una residente di 32 anni - Sia quello dietro, dove fino a poco fa abitava la madre della vittima, defunta da un paio di mesi". Sono i racconti che emergono dopo l'omicidio avvenuto nella notte a Venezia, in calle de le Chiovere. Un giudecchino, Ivano Gritti, è morto dopo essere stato raggiunto da almeno un colpo di pistola, verso l'una e venti. Il proiettile l'avrebbe attinto all'altezza dell'occhio. Nel suo passato avrebbe avuto rapporti tesi con la madre, defunta da pochi mesi, e precedenti per droga.

Indagini in corso: sono quelli delle rapine ai supermarket?

Nei minuti successivi i carabinieri hanno fermato il presunto omicida, Ciro Esposito, 49 anni. Si tratta di un cittadino originario di Napoli ma formalmente residente a Chioggia, anche se negli ultimi tempi è stato segnalato più volte nel centro storico di Venezia. Aveva occupato l'appartamento al piano terra di calle de le Chiovere assieme a una compagna e al suo cane, che incuteva non poco timore ai residenti. Ha confessato di fronte al magistrato di aver sparato dall'interno dell'abitazione. I proiettili hanno attraversato il pontoncino d'ingresso (i fori sono ben visibili). La vittima si trovava in compagnia di una terza persona, di colore, scappata a gambe levate.

L'omicidio: uomo raggiunto dagli spari attraverso la porta

"Discussioni animate e giri strani"

I due si conoscevano. E anche molto bene, secondo i testimoni: "Giravano spesso insieme - continua la 32enne - Ultimamente di notte sentivamo rumori, movimenti. Avevamo avvisato l'Ater. Era una situazione pericolosa, era prevedibile che prima o poi sarebbe successo qualcosa. Loro due erano sempre assieme, sembravano amici. Ma discutevano spesso, anche. Ciro Esposito aveva un cane che incuteva timore. Lo sentivi spesso urlare 'Attenzione, che il cane è pericoloso'. C'erano giri strani, tanta gente che entrava e usciva, facce brutte. L'alloggio davanti era occupato da agosto, prima era vuoto. Invece in quello dietro stava la vittima, che era della Giudecca. Si era sistemato là dopo la morte della mamma, da alcuni mesi".

Assieme alla vittima un'altra persona fuggita dopo gli spari

"Corpo a terra e fori sulla porta"

Un altro residente, gestore della vicina hostaria "Vecio Biavarol", è arrivato sul posto nei minuti immediatamente successivi al fatto. "Stavo rientrando a casa - racconta - C'era un signore a terra, con il sangue sparso. I soccorsi erano già là. Prima che fosse portato via penso che sia uscito l'altro, quello che ha sparato. Ho sentito i carabinieri che gli hanno ordinato di mettere giù la pistola. Il corpo era nel giardino, c'erano diversi fori sulla porta. Aveva già segnalato l'occupazione dell'alloggio Ater a chi di dovere, ma nulla è stato fatto. Poi ci si trova in situazioni del genere".

Brugnaro e Sambo sulla sicurezza in città

Per qualcuno la vicenda è la dimostrazione che "Venezia non è mai stata così insicura". Lo afferma Monica Sambo, consigliera comunale di minoranza: "Varie rapine, furto di portata internazionale al Ducale, un omicidio per strada - attacca - per non dimenticare la situazione drammatica di Mestre (oggi i commercianti scioperano) e l’aumento della tossicodipendenza . È questa la sicurezza di Brugnaro?". Di parere opposto il sindaco, che rivolge invece un plauso agli investigatori: “Grazie ai militari dell’Arma dei carabinieri di Venezia e al loro comandante provinciale Claudio Lunardo - commenta - Che con grande professionalità e tempestività hanno arrestato l’autore dell’efferato omicidio. Con il vostro impegno, assieme a quello di tutte le forze dell’ordine, e la vostra importante presenza sul territorio, garantite un costante presidio di sicurezza in tutta la nostra città".

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