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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Arsenale

"Piano industriale lacunoso": Filctem contro i vertici Thetis, "Basterebbe buona volontà"

L'assemblea fra rappresentanza dei lavoratori, sindacato e addetti della società veneziana lunedì all'Arsenale. "Riorganizzazione non si può fare sulla spalle dei dipendenti"

Rappresentanti dei lavoratori, sindacato Filctem Cgil e dipendenti si sono riuniti in assemblea all'Arsenale di Venezia lunedì, per fare il punto sul licenziamento di 45 addetti, annunciato dai vertici della Thetis e ribadito nel corso dell'ultimo incontro in Regione. Thetis ha messo in campo un piano di riorganizzazione che sarà sottoposto alla dirigenza a fine settembre e che ha fatto slittare, in attesa della valutazione sullo stesso, l'inizio della procedura di licenziamento al 10 ottobre.

IL PIANO INDUSTRIALE 'LACUNOSO'

Un programma che il sindacato definisce 'lacunoso'. "Non sappiamo - scrive Davide Camuccio, Filctem Cgil Venezia - la quantità, a livello di rendimento, dei lavori affidati a Thetis dal Cvn e della vendita del reparto Dits (sistemi integrati), data per certa in settembre e che viene ancora rimandata, per l’ennesima volta, a fine anno. Non sappiamo se l'azienda preveda di assumere in carico lavori derivanti dalle bonifiche a Porto Marghera, che a nostro avviso darebbero sicuramente continuità di lungo periodo alle attività ingegneristiche. Altra partita importante, di cui però ad oggi non abbiamo nessuna notizia, è l’uscita della Mantovani, Palomar, Adria Infrastrutture dal pacchetto azionario di Thetis che vale circa il 20%. Anche qui sarà interessante capire chi acquisterà queste azioni". Dubbi che non hanno trovato risposte all'ultimo incontro in Regione.

GLI EX LAVORATORI DEL MAGISTRATO ALLE ACQUE

Filctem continua a premere perché l'acquisto di quelle azioni avvenga da parte di solide ditte ingegneristiche private, interessate ad acquisire e sfruttare il know-how dei lavoratori dell’azienda veneziana. Per quanto riguarda gli uffici anti-inquinamento, scrive Camuccio: " La ricerca di soluzioni attraverso l’affidamento delle attività a enti locali o all'Arpav ci sembra di difficile gestione, soprattutto non realizzabile in tempi rapidi e a maggior ragione con una procedura di licenziamento che scade il 10 ottobre prossimo. Per i laboratori la preoccupazione cresce. Abbiamo chiesto un incontro urgente con il Prefetto, che già negli anni passati si era interessato della questione. Questi lavoratori che per anni hanno lavorato per e nell’amministrazione pubblica, oggi rischiano il posto di lavoro. Sono stati finora equiparati a tutti gli effetti ai dipendenti pubblici, non accettiamo che improvvisamente vengano messi in discussione quando c’era tutto il tempo per consolidare il loro posto di lavoro attraverso bandi di assunzione o gare di appalto. Licenziarli sarebbe un atto di irresponsabilità".

IL DEBITO DEL CVN

E poi resta il problema del debito: "Di circa 8 milioni di euro che il Consorzio Venezia Nuova ha verso Thetis. Questo è un problema, che se risolto, darebbe un po’ di respiro alle casse della Thetis. Pensiamo - conclude Filctem Cgil - che con un po’ di volontà, risolvendo almeno in parte i problemi sopra esposti si riuscirebbe a costruire un piano industriale a salvaguardia delle attività e dell’occupazione"
 

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