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Cronaca

Thetis, "Di nuovo tutto rinviato a fine febbraio e del Piano Industriale non c'è traccia"

Filctem Cgil: "Salvati 45 lavoratori con la spada di Damocle sulla testa, ma è nebbia fitta sul futuro della società. La questione resta assente sui tavoli nazionali, nonostante gli impegni"

Un risultato, alla fine dell'incontro alla direzione Lavoro della Regione di martedì, è raggiunto: i 45 dipendenti Thetis con la procedura di licenziamento fissata al 31 dicembre, sono stati prorogati fino alla fine di febbraio 2018. "Sul Piano Industriale - scrive Davide Camuccio della Filctem Cgil - è ancora niente di fatto".

Autonomia rispetto al Mose

"Obiettivo principale del piano industriale Thetis è il rilancio delle attività di core dell'azienda, che vanno rese più autonome rispetto alle commesse derivanti dai lavori del Mose", secondo l'intento del presidente della società, Gianpaolo Cocconi, presente al Tavolo in Regione. Ma il programma che dovrebbe rilanciare l'azienda, definendo il perimetro occupazionale di Thetis, scrive il sindacato "non è stato ancora presentato, a causa del protrarsi delle trattative tra Consorzio Venezia Nuova e Provveditore per l'approvazione della perizia per i laboratori antinquinamento, che interessa il personale distaccato all'ex Magistrato alle Acque".

Per la direzione Thetis il Piano potrà essere elaborato e approvato entro la fine di gennaio 2018. Per cui la Società ha chiesto ufficialmente la proroga del procedimento di licenziamento collettivo al 28 febbraio 2018, sottolineando che è in atto un grande sforzo per ridurre al massimo il numero dei possibili esuberi individuati dalla procedura, attraverso un taglio dei costi diretti e indiretti, una revisione di tutti i contratti con i fornitori, e il recupero dei crediti (in particolare verso la Atm di Roma). Ha inoltre annunciato il ritiro della vendita del Dits (dipartimento di tecnologie “intelligenti”) con la possibilità di trattative per l'ingresso di un nuovo partner industriale del settore. 

Preoccupazione sindacale

Filctem ha chiesto il ritiro del procedimento di licenziamento collettivo, esprimendo forte preoccupazione sui ritardi dell’approvazione del Piano Industriale, invitando a presentarlo quanto prima, essendo questo strumento importante per il futuro di Thetis, visti gli impegni assunti ai Tavoli regionali del 10 ottobre scorso, alla presenza dell’assessore regionale Elena Donazzan e dell’assessore del Comune di Venezia, Michele Zuin. 
 La Filctem Cgil ha raccomandato che il taglio dei costi, seppur vista in modo positivo, non si riduca a un mero risparmio sul lavoro dipendente, ma ricada soprattutto nei costi di struttura e in particolare nelle collaborazioni esterne.
 
L'azienda ha ribadito che è in fase di approvazione una perizia di durata triennale, con copertura annuale, che dovrebbe garantire il servizio antinquinamento e garantire l'occupazione. A tal riguardo, su richiesta sindacale, l'azienda ha condiviso l'impegno di comunicare, appena firmata la perizia, l'uscita dalla procedura di licenziamento dei dipendenti che operano ai laboratori del Provveditore. Il sindacato dei chimici veneziano ha espresso preoccupazione anche per il silenzio che persiste sui tavoli nazionali, che il Prefetto di Venezia si era impegnato a proporre e costituire, e a tal riguardo ha chiesto un rinnovato impegno e attenzione affinché la vertenza Thetis non passi in secondo piano nell'agenda istituzionale locale.
Il tavolo regionale verrà riconvocato entro il quindici gennaio per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento della preparazione del piano industriale.
 

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