La caserma Albanese di Venezia, vicino a piazzale Roma, è stata nuovamente oggetto di "rinvenimenti" indesiderati. Durante tutta la giornata di mercoledì, infatti, pare che nella sala operativa della questura si potesse avvertire un odore nauseabondo, che non prospettava nulla di buono. Dopo un controllo sotto al pavimento, ecco la "puzzolente" scoperta: un topo di grandi dimensioni, morto presumibilmente da qualche giorno. Non è il primo caso che si verifica, dal momento che già lo scorso anno erano stati trovati dei ratti morti nella mensa e negli uffici della squadra mobile.

Nelle sale della polizia di stato il malumore è alto, poiché questo ennesimo ritrovamento evidenzia la necessità di una nuova questura, per la quale si attendono ormai da anni i finanziamenti dal governo. "Esiste già un progetto - si legge in una nota ufficiale dell'Ugl, il sindacato della polizia di stato - ed esiste anche una ditta che si era aggiudicata il bando redatto dalla Prefettura di Venezia. Di quella cosa non si è più saputo nulla, ma la verità è che la sede distaccata di Marghera deve per forza trovare una nuova collocazione. Il progetto della nuova questura era ambizioso e avrebbe dato finalmente un minimo di dignità ai tanti colleghi veneziani che da anni lavorano ai limiti della decenza, oltre ad aver dato un decoroso e dignitoso alloggio di servizio ai colleghi agenti e anche funzionari, che vengono mandati a Venezia, distanti da casa, a lavorare".

Ciò che si augurano gli agenti è che non si ripetano più casi del genere in futuro, e che il questore ordini una derattizzazione immediata in tutta la caserma. "Per la nuova questura - conclude la nota - auspichiamo invece che la politica si muova e che reperisca i fondi per poter raggiungere l'obiettivo".