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Cronaca Pianiga / Piazza IV Novembre

"E' come un terremoto, questa gente non deve rimanere delusa"

Sopralluogo del presidente Zaia a Cazzago. Lacrime, voglia di rialzarsi, devastazione. E gli "angeli delle macerie", ragazzini che danno l'esempio

"Questo è un evento paragonabile a un terremoto. Roma deve aiutare questi cittadini a rifarsi una vita. A rimettersi in piedi". Fin da subito la devastazione è visibile a Cazzago di Pianiga. Ci sono gli elicotteri dei vigili del fuoco che sorvolano il paese, ci sono forze dell'ordine, agenti, protezione civile ovunque. Poi, però, entri nelle case. Nei salotti di persone che hanno lo sguardo ancora spaurito per ciò che è accaduto loro. Non è stato un sopralluogo come gli altri per il presidente del Veneto Luca Zaia quello di giovedì mattina, prima a Pianiga e poi nelle zone disastrate di Dolo. "Ci aiuti - dichiara una residente di Cazzago in lacrime - ho le finestre e la casa danneggiata". Le lacrime scendono copiose per la tensione.

I DETTAGLI DI UNA GIORNATA TERRIBILE - FOTO VIDEO

Devastante tromba d'aria tra Dolo, Cazzago e Mira: i danni

Dietro c'è il campo da calcio devastato. Ma c'è anche qualcosa, o "qualcuno", che infonde speranza. Sono una decina di ragazzini della terza superiore, gli "angeli delle macerie" li ha ribattezzati il governatore. Qualcuno ha una scopa in mano, qualcun altro una pala. Tutti si danno da fare per rimettere in sesto un condominio che è completamente scoperchiato e pieno di detriti a terra. Uno dei tanti. Sono più di 250 le abitazioni solo a Pianiga devastate: "Questi cittadini dormono guardando le stelle ora - dichiara Zaia - Roma deve aiutarli. Noi già nel pomeriggio stanziamo una prima somma (sei milioni di euro, 3 immediatamente disponibili e 3 reperiti con variazione di bilancio), poi lo Stato si dia da fare con i risarcimenti. Nove mesi. Come con l'alluvione del 2010. Nove mesi e rimettiamo tutto com'era e dov'era. E non chiamatela tromba d'aria, questo è stato un vero tornado". Secondo l'Arpav il vento avrebbe superato i 300 chilometri orari. Devastante. Un intero paese si è rimboccato le maniche: c'è il dottor Roberto Sannito, titolare della farmacia di via Monte Verena, che ha lavorato tutta la notte per pulire l'esercizio: "Serve alla cittadinanza - spiega - lo trovate aperto".

Cazzago cerca di rialzarsi il giorno dopo il tornado

Di fronte a lui un'auto blu completamente ditrutta: "Se non fosse stata fermata da un palo mi avrebbe travolto in pieno - racconta - al momento dell'arrivo del tornado c'era una quindicina di persone. Ci era arrivato contro un albero". E' solo una storia delle tantissime, purtroppo. C'è anche il titolare di un bar a pochi metri, Massimo Niero. Il volto tumefatto e gonfio: "Sono stato sorpreso dall'arrivo del ciclone - racconta - stavo cercando di chiudere gli ombrelloni quando il vento mi ha scaraventato a terra". E' stata una delle centinaia di persone che hanno raggiunto i pronto sooccorso: "Erano pieni - racconta - hanno fatto un grande lavoro".

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Tromba d'aria a Dolo: i danni in via Fratelli Bandiera

Vicino alcuni lavoratori che ci danno dentro di gran lena per aver ragione dei detriti. "Abbiamo avuto paura - racconta - ma siamo qui e ci stiamo dando da fare". Ma è tutta una comunità che è in strada a fare il meglio che può. Alle 8 di mattina c'era una ragazza che assieme a una coppia di anziani liberava una laterale dai detriti, mentre a pochi metri i vigili del fuoco operavano a cinque metri d'altezza per mettere in sesto un tetto che in gran parte non c'era più. La fascia che ha attraversato il tornado è larga meno di un chilometro, ma dov'è passato ha distrutto tutto. Ci sono decine di famiglie senza una casa. "Ho trovato non solo devastazione, ma anche grande dignità in questa gente - commenta Zaia al termine del sopralluogo con il sindaco Massimo Calzavara, il capitano della compagnia dei carabinieri di Chioggia, Andrea Mattei, il commissario di Chioggia, Antonio Demurtas e un nutrito gruppo di responsabili di protezione civile e vigili del fuoco - e anche grande fiducia nelle istituzioni. Ora non deve rimanere delusa". 

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Devastante tromba d'aria tra Dolo, Cazzago e Mira: i danni

Il Comune di Dolo ha aperto, con l'appoggio di Banca del Veneziano - Agenzia di Dolo, un conto corrente dedicato all'EMERGENZA 8 LUGLIO per la raccolta di fondi da destinare ai cittadini colpiti dal maltempo. Le coordinate: RACCOLTA FONDI EMERGENZA 8 LUGLIO, CODICE IBAN: IT52Y0840736080043000107194. La Banca del Veneziano non applicherà nessuna commissione sui bonifici o sui versamenti disposti dai donatori, anche direttamente alla cassa. La facilitazione è valida presso tutti gli sportelli della banca.

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