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Cronaca Marghera

Tornano le proteste alla Fincantieri Gli operai bloccano la "Viking Star"

Lunedì mattina lavori praticamente fermi, mentre è stata indetta un'assemblea sindacale per discutere dell'integrativo di secondo livello

Riesplodono le contestazioni sindacali all'interno dello stabilimento Fincantieri di Porto Marghera. Lunedì mattina, infatti, i lavoratori, con i tre sindacati principali in testa, hanno bloccato i lavori per ultimare la costruzione della Viking Star, la maxi nave da crociera la cui consegna dovrebbe avvenire entro questa primavera. Il conto alla rovescia è già iniziato e, per stare nei tempi, sarebbero anche stati rimodulati gli orari di lavoro per rispettare la tabella di marcia. Tabella che lunedì ha subito un brusco stop, visto che i dipendenti dello stabilimento si sono riuniti in assemblea per discutere dell'integrativo di secondo livello.

La “Viking Star” si posizionerà nel segmento di mercato di unità di piccole dimensioni. Avrà infatti una stazza lorda di circa 47.800 tonnellate, sarà dotata di 464 cabine e potrà ospitare a bordo 944 passeggeri. L'imbarcazione è stata progettata dalla Smc Design di Londra mentre gli interni sono stati affidati allo studio Rottet di Los Angeles.

Dura la reazione dell'azienda: "Ancora una volta dobbiamo stigmatizzare il comportamento di chi nel nostro stabilimento di Marghera, con scioperi che stanno rallentando i lavori di allestimento della nave al solo scopo di boicottarne la consegna, in maniera irresponsabile rischiano di distruggere una delle ultime attività produttive rimaste sul territorio veneziano. Come può essere che il personale del cantiere e le istituzioni non sentano il dovere di difendere un’azienda che dà lavoro a migliaia di persone? - dichiara in una nota Fincantieri - Che interesse potranno mai avere siffatte organizzazioni, che in nome dei lavoratori tendono a dare un’immagine foriera di sventure e di minacce inesistenti, utili solo a chi vuole fornire false rappresentazioni, anziché apprezzare e incoraggiare il lavoro di chi ha traghettato Fincantieri attraverso i marosi di una crisi mondiale senza precedenti, collocandola oggi tra i primi attori mondiali del comparto?". Fincantieri chiede che le istituzioni "facciano quadrato" attorno all'azienda "per consentire il definitivo rilancio produttivo. "Non tollereremo forme di lotta tese a bloccare l'attività - continua la nota - o, peggio ancora, a compromettere i rapporti commerciali con gli armatori. Non esitereremo un solo istante a denunciare scellerate forme di lotta, funzionali solo ai teorici del “tanto peggio, tanto meglio”, e si difenderà in tutte le sedi, se necessario anche giudiziarie, ritenendo che alcune forme di protesta sono veri e propri abusi che nessuna legge potrebbe mai tutelare".

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