Sempre al vaglio il piano per regolare il traffico acqueo, ma è "anarchia" in Canal Grande

Se ne parla da anni, ma la situazione, per il momento, rimane sempre critica. Il piano per regolamentare il flusso di mezzi di trasporto in Canal Grande è sempre al vaglio dell'Amministrazione comunale, ma i vari incontri con le categorie interessate non hanno ancora prodotto risultati tangibili. Transitare sotto il Ponte di Rialto, nelle ore di punta, si trasforma in una vera e propria impresa.

Traffico "selvaggio" a Rialto

L'ultimo episodio significativo, domenica pomeriggio, è stato documentato da un cittadino sui social: nella stessa frazione di tempo hanno imboccato il ponte due battelli Alilaguna, due vaporetti Actv, 10 gondole e 7 taxi acquei. Per un totale di 21 mezzi. Un'anarchia difficile da gestire, con i conducenti dei mezzi che a più riprese hanno denunciato la situazione precaria: le possibilità di incidenti, in simili circostanze, sembrano tutt'altro che improbabili. E la memoria ritorna sempre a quel 17 agosto 2013, quando il turista tedesco Joachim Vogel perse la vita a seguito di un incidente tra un vaporetto e una gondola, proprio a due passi da Rialto.

Al vaglio ci sono numerose ipotesi, dal traffico limitato ad alcune categorie, ai maggiori controlli su transiti e velocità. Il tutto tenendo a mente le priorità in ambito trasporti: in primis quella del servizio pubblico, poi il trasporto merci ed infine l’aspetto strettamente turistico. Ma nonostante le buone idee, allo stato attuale marinai e gondolieri continuano a doversi destreggiare, con buona dose di coraggio, in un traffico “selvaggio”.