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Cronaca Quarto d'Altino

Tagli ai treni per il periodo estivo "Io, costretta a cambiare casa"

Una donna di Quarto d'Altino si sfoga: "Lavoro all'ospedale Civile di Venezia e non ho più treni per raggiungere la città. Mi sposto a Mestre"

“Costretta a traslocare per colpa dei treni, costretta a cambiare città per non rimanere a piedi”. Non  si placa la furia dei pendolari contro Regione e Ferrovie, i lavoratori continuano a lamentare molti disagi e uno sfogo davvero eloquente arriva da una donna di Quarto d’Altino, che lavora all’ospedale Civile di Venezia. Prendeva quotidianamente una corsa che ora non c’è più e, come riporta Il Gazzettino, non ha potuto far altro che andare a vivere a Mestre.

Fino a poche settimane fa l’infermiera prendeva ogni giorno, dal lunedì al venerdì, la corsa che partiva da Portogruaro alle 5.06 per poi passare a Quarto d’Altino alle 5.46 e proseguire fino alla stazione di Mestre. Ritardi e cancellazioni si ripetevano con grande frequenza, ma almeno la corsa era prevista. Con il nuovo orario estivo, invece, è sparita del tutto.

Da qui dunque la decisione drastica: “Ho dovuto lasciare la mia casa di Quarto, dove vive uno dei miei figli, e trasferirmi a Mestre. L’unico modo per avere un collegamento efficiente con Venezia” racconta. Sono mesi che i vari comitati di pendolari protestano contro i tagli decisi per il periodo estivo. Giovedì al centro civico comunale di Quarto d’Altino è in programma un incontro pubblico alle 20.30 proprio per parlare di queste problematiche. Organizzano i Giovani Democratici, sono attese decine di studenti e lavoratori.

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