Troppe multe, la gelateria chiude. Confesercenti attacca il Comune di Venezia

“Ancora una volta la città dà una brutta immagine di se stessa, raccontandosi, agli occhi di investitori ed imprenditori, come un luogo dove è difficile fare impresa o avviare un’attività economica". Questo è il duro attacco di Maurizio Franceschi, direttore di Confesercenti Venezia, subito dopo la notizia della chiusura, con tanto di polemica verso la Pubblica Amministrazione per le numerose multe ricevute, della gelateria "Pedro Eis" in piazza Ferretto. Accanto al Cinema Excelsior. 

Si tratta dell’ennesima chiusura in pieno centro, si legge in note, che si aggiunge alle tante, e silenziose, imprese che se ne vanno altrove o chiudono, lasciando dietro di sé una città sempre meno attrattiva e più deserta. Per Franceschi, l’amaro epilogo di questa attività, che proseguirà nel trevigiano, a Castelfranco Veneto dove è nata, è ulteriormente pesante per la città di Mestre perché sottolinea ancora una volta il ritardo del Comune  nel recepire come norma del regolamento comunale la legge sulla diffida amministrativa, già licenziata dalla Regione grazie alla battaglia di Confesercenti.

“Le multe ricevute dal titolare della gelateria - ha specificato il direttore di Confesercenti Venezia - sono in gran parte di natura amministrativa e potevano essere evitate con lo strumento della diffida amministrativa, ovvero il cosiddetto “cartellino giallo” che il Comune avrebbe potuto dare permettendo al titolare di mettersi in regola entro un determinato periodo di tempo. Così facendo invece - ha chiosato - si perde, ancora una volta, l’occasione di costruire un progetto di città in grado di rilanciare la propria competitività agli occhi dei consumatori e, ancor prima, della classe imprenditoriale e degli investitori".