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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Campolongo Maggiore

Felice Maniero è ora un "boss" della depurazione delle acque

Lo ammette a un giornalista di Report (il servizio domenica sera). Ora si chiama Luca Mori ed è Ad di un grosso gruppo. Residenza a Campolongo

Il mistero è rimasto tale per anni. Anche se di "soffiate" e di scoop ce ne sono stati e c'è un suo omonimo che ora afferma: "La storia era venuta fuori anche diversi anni fa, tanto che avevo chiesto al mio avvocato se ci fosse la possibilità che ora mi fermassero dappertutto, alla frontiera o per strada".

Fatto sta che per la prima volta è proprio lui, Felice Maniero, ad affermare candidamente a Report che lui ora, nella terza fase della sua vita, si chiama Luca Mori. Non ci sono più bande o scagnozzi della Mala del Brenta ad attorniarlo, bensì appalti e affari. Perché a sessant'anni suonati l'ex "Faccia d'Angelo" è ormai un rampante imprenditore nel settore della depurazione delle acque, amministratore delegato di un'azienda con sede legale nel Nord Italia e con altre sedi sparse in Italia (ma fuori dal Veneto). La particolarità, però, è che l'ex boss almeno a livello burocratico non ha mai tagliato il cordone ombelicale con Campolongo Maggiore, il Comune in cui è cresciuta la sua fama (oltre che i suoi affari tra rapine, droga e riciclaggio).

La sua residenza, infatti, è in via della Casa Comunale 7, l'indirizzo fittizio assegnato a chi è senza dimora. Mentre la sua "vera" dimora, la villa che condivideva con la madre, ora è diventata un laboratorio in prima linea contro la mafia. Con progetti del Comune (i cui rappresentanti nel servizio di Report si dicono all'oscuro di tutto) e di Libera. Da sottolineare quindi che ora "Felicetto" non abita a Campolongo, bensì con ogni probabilità vicino alla sede della sua impresa.

Domenica gli uffici del gruppo, specializzato in depurazione delle acque, naturalmente erano chiusi, ma "Luca Mori" in questi anni non si è certo nascosto. Anzi, ha presenziato nel 2011 alla presentazione di un progetto di solidarietà in Puglia di cui la sua azienda era sponsor, e ha collaborato con varie amministrazioni pubbliche. Del resto il gruppo è l'unico, almeno stando a quanto si dichiara sul sito, a vantare il patrocinio del Ministero delle politiche agricole. Fatto che viene confutato però dagli uffici ministeriali. Non ci sarebbe nemmeno l'accreditamento al ministero della Salute (cosa che invece si legge sempre sul sito aziendale). Nel servizio di Report l'ex Faccia d'Angelo afferma che il patrocinio l'aveva chiesto suo figlio due anni fa, ottenendolo senza problemi. Il punto che si sottolinea dalla trasmissione di Milena Gabanelli, e da La Repubblica che ha pubblicato un'anticipazione, è che ora Felice Maniero si arricchisce grazie agli accordi che chiude con gli enti pubblici. Con lo Stato. "Ancora questa storia - racconta un suo omonimo che abita vicino alla sede dell'azienda - non è certo una novità per me".

Il giorno della pubblicazione dell'articolo di Repubblica, Luca Mori ha contattato l'Ansa per chiedere rispetto della privacy, perché secondo lui la sua sicurezza in questo modo sarebbe messa in pericolo. Sul fronte "aziendale" ha spiegato di non navigare in buone acque e di non avere mai vinto un appalto pubblico o privato. In più il logo del ministero sulle tabelle aziendali sarebbe stato apposto per errore,


"Prego vivamente i giornalisti italiani - dichiara all'Ansa - che quando decidono di pubblicare articoli in merito al sottoscritto di non andare oltre al Felice Maniero, ulteriori dati riguardanti nomi, citare i figli, luoghi rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza, già molto fragile, della mia famiglia. Da circa vent'anni non abbiamo alcuna protezione. Anche le mie fotografie pubblicate sono un pericolo reale per noi, la mia fisionomia purtroppo non è molto cambiata".

L'ANTICIPAZIONE DEL SERVIZIO (RAI.TV)

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