Spulciando tra le varie inserzioni di un noto sito di compravendite on-line ha trovato subito ciò che cercava. Ha chiamato il proprietario ed è riuscito a trovare l’accordo economico in pochi minuti: 13mila euro, da pagare in assegno. Sembrava la classica trattativa tra due privati andata subito a buon fine, ma quando il venditore si è presentato in banca per incassare l’assegno ha scoperto l’amara sorpresa: quel foglietto di carta era falso e non valeva proprio nulla.

I Carabinieri di Mirano nelle scorse settimane hanno denunciato per “Uso di atto falso” (articolo 489 del Codice Penale) un uomo quarantenne di origine francese ma residente nella Riviera del Brenta, a Vigonovo. L’uomo ha acquistato una Opel Insignia da un soggetto privato residente in Provincia di Trento, e dopo esserne entrato in possesso aveva subito avviato le pratiche per l’esportazione in Germania.

Ma la truffa gli è andata male. Il venditore è sceso nel Veneziano proprio per incontrare personalmente l’acquirente e chiedergli spiegazioni sull’assegno falso, poi ha deciso di rivolgersi alla stazione dei Carabinieri di Mirano per segnalare il grave fatto. L’uomo è stato denunciato a piede libero, la pratica dell’esportazione è stata ovviamente subito bloccata.