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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Donà di Piave

La villetta della discordia: "Io sono un vero imprenditore, nessuna truffa"

Continua a tenere banco il presunto raggiro inerente la compravendita di una villetta nella territorio della città del Piave: "Mi si accusa ingiustamente, l'acquirente non aveva i soldi"

Secondo lui sarebbe stato tutto un imbroglio. Tiene ancora banco la vicenda della presunta truffa immobiliare messa a segno a San Donà. Ma il tranello ognuno è convinto che sia stato il suo interlocutore a metterlo a segno: "Io sono un vero imprenditore - dichiara il cittadino di origini calabresi finito nel mirino - stipulai un regolare preliminare di compravendita di un grezzo avanzato, precisamente una porzione di trivilla di testa per un importo complessivo di 150mila euro per il grezzo e 68mila per le finiture. Totale 218mila euro". 

Qualcosa è andato storto, e l'imprenditore si è ritrovato accusato dall'acquirente di avere tirato un "pacco": "Io stesso presentai l'acquirente alla banca - continua l'imprenditore - Dove siamo correntisti per  la pratica  del suo mutuo. Purtroppo per l'acquirente, la banca non poteva elargire un mutuo di 218mila euro perché il reddito del signore non era sufficiente, nel frattempo lui aveva pagato una caparra da 3.500 euro. Da questo episodio lui a cercato in tutti i modi di mettere la mia persona e la mia azienda in  cattiva luce sparlando che aveva subito una truffa". La battaglia è continuata per riuscire a riavere indietro i 3.500 euro della caparra: "Ha assoldato un avvocato - conclude - ma non sono stato io a venir meno al preliminare". Intanto l'acquirente ha ottenuto dal giudice l'annullamento  del contratto, per cui non si procederà con la stipula del rogito notarile. 

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