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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Jesolo

Acquista una Playstation online, ma è una truffa: la 118esima di una lunga serie

L'episodio risale allo scorso luglio. La vittima, un 30enne di Jesolo, aveva acquistato la consolle tramite bonifico, poi il venditore era svanito. Deferito il truffatore

Tutto ha avuto inizio lo scorso luglio, quando un 30enne residente sul litorale jesolano aveva avviato una trattativa per l'acquisto di una Playstation, dopo essere incappato in un annuncio interessante su un noto portale di compravendita online. Il giovane aveva quindi concordato con il venditore, a mezzo mail e messaggistica telefonica, il pagamento di 130 euro tramite bonifico bancario e l'invio della consolle tramite corriere espresso per il giorno successivo all'accredito del denaro.

Una volta ricevuto il pagamento, però, il fantomatico venditore si è "volatizzato": non rispondeva alle telefonate né tantomeno ai messaggi di posta. Parallelamente, l'annuncio online era stato rimosso, ed è a quel punto che il 30enne ha fatto "due più due" e ha avuto la conferma di essere finito nella trappola del truffatore di turno, rivolgendosi al commissariato di polizia locale per sporgere denuncia. Gli agenti, raccolta la testimonianza della vittima, hanno quindi avviato le opportune indagini per cercare di risalire all'autore del raggiro.

Gli inquirenti, per "beccare" il truffatore hanno svolto gli accertamenti preliminari sui canali di comunicazione utilizzati fra le parti per concordare l'acquisto. Nella fattispecie, l'utenza telefonica del venditore era stata attivata solo due giorni prima dei fatti, intestata a L.L., un 29enne nato a Napoli e residente nella stessa provincia. Il titolare della carta sim, dalla metà del 2012, era stato segnalato all'autorità giudiziaria in 117 occasioni, di cui 40 nel solo 2016, in tutte le circostanze per il reato di truffa. Un habitué.

Da indagini più approfondite nel portale web nel quale era comparso l'annuncio, gli investigatori della polizia hanno avuto la conferma che l'email utilizzata per l'inserimento dell'annuncio fosse proprio associata al numero telefonico del truffatore 29enne. Inoltre, l'Iban di riferimento segnalato per il pagamento della consolle si riferiva ad un conto corrente bancario attivato nell'aprile del 2016 e poi chiuso nel settembre successivo ad uno sportello bancario di Napoli, il cui intestatario risultava essere sempre lo stesso giovane partenopeo. Un meccanismo intricato quello del truffatore, che per eludere le indagini delle forze dell'ordine aveva presentato anche denuncia di smarrimento della propria carta d'identità (una prassi questa, dal momento che in 12 mesi aveva smarrito il suo documento in altre quattro circostanze).

Dopo aver accertato la corretta transazione del denaro, i contatti tra le parti e la riconducibilità delle utenze telefoniche al fantomatico venditore, il 29enne napoletano è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica del tribunale di Venezia per il reato di truffa. La 118esima attestata.

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