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Cronaca Mirano

Truffatore in Italia, lavoratore "pulito" in Albania: ha accumulato condanne per 11 anni

Un 47enne residente a Mirano catturato all'estero a seguito delle indagini dei carabinieri

Aveva fatto perdere le proprie tracce, alla fine è stato localizzato dai carabinieri e preso in Albania. In manette P.S., 47enne nato a Roma e residente a Mirano, ritenuto colpevole di crimini commessi in Italia e destinatario di mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Ascoli Piceno. L'uomo si sarebbe reso responsabile di diversi reati: una condanna (di 6 anni e 6 mesi) gli era stata inflitta per una serie di truffe e ricettazioni commesse - anche via web - in particolare nel nord-Italia, ai danni di varie aziende; un altro provvedimento è stato emesso invece dalla Corte d’Appello dell’Aquila per 5 anni di reclusione, in questo caso per bancarotta fraudolenta: avrebbe acquistato grossi quantitativi di merce facendone perdere le tracce, sottraendo i libri e le scritture contabili delle due società a lui intestate con sede a Martinsicuro (Teramo) e provocandone il tracollo negli anni 1994/1995.

Una nuova vita

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Venezia lo hanno individuato al termine di una lunga indagine, in collaborazione con la Direzione centrale di polizia criminale e quindi della polizia albanese. Secondo gli investigatori, l'uomo sarebbe espatriato appunto per sottrarsi alla giustizia. Fuggito all'estero, era probabilmente convinto di aver trovato rifugio sicuro nel quartiere Ali Demi di Tirana, dove era conosciuto con un nome fasullo: lì era impiegato in un’attività commerciale intestata alla moglie.

Truffatore seriale

Tra le vittime delle sue truffe una nota azienda di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) specializzata nella commercializzazione di motocicli, alla quale, tramite raggiri, aveva sottratto diverse moto del valore di decine di migliaia di euro ciascuno. Non solo: l'uomo avrebbe imbrogliato anche singole persone alle quali proponeva in vendita vetture di grossa cilindrata che in realtà erano noleggiate, incassando gli acconti e poi dileguandosi. L’arrestato è stato accompagnato al carcere di Tirana, in attesa di estradizione.

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