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Cronaca

"Suo figlio non è assicurato, deve pagare". Anziana consegna 300mila euro ai truffatori

Vittima una 78enne mestrina raggirata da un finto avvocato e da un complice. La signora ha dato loro gioielli e un orologio. Un'altra donna è stata derubata a Carpenedo

“Suo figlio ha avuto un incidente, deve pagare 5.800 euro per non essere denunciato”. Sono più o meno queste le parole che si è sentita dire martedì pomeriggio una pensionata di 78 anni di Mestre da un uomo che le ha telefonato presentandosi come “Avvocato Bevilacqua”. Solo dopo aver consegnato a un complice gioielli per 300mila euro la donna si è resa conto di essere stata raggirata e adesso la polizia sta cercando di rintracciare i truffatori. 

Il complice ha finto di essere un carabiniere

Tutto è cominciato con una prima telefonata da parte del presunto legale che informava la signora che il figlio era stato trattenuto nella caserma dei carabinieri di Treviso e che avrebbe dovuto versare al più presto la somma per non incorrere in una denuncia, essendo sprovvisto dell’assicurazione sanitaria. “Non cerchi di mettersi in contatto con lui, perché non può risponderle”, ha detto il finto avvocato alla pensionata che, poco dopo, ha ricevuto una seconda telefonata da parte di un complice del truffatore, un falso carabiniere che confermava tutto. La coppia ha informato l’anziana che avrebbe mandato qualcuno a ritirare la somma e, poco dopo, un uomo si è presentato a casa della vittima, dove ha ritirato gioielli e un orologio di tiratura limitata. Il collaboratore dell’avvocato, appena avuta in mano la merce se n’è andato all’istante senza nemmeno salutare e questo ha insospettito la 78enne che chiamato il 112 e ha avuto conferma della truffa. Sul posto sono stati mandati gli uomini della polizia scientifica, è stato contattato il figlio della signora e sono state acquisite le immagini delle telecamere presenti nei pressi dell’abitazione. 

Un'altra anziana derubata da un tecnico del gas

Nelle stesse ore un’altra donna, un’83enne, è stata derubata. La signora, residente a Carpenedo, ha aperto la porta a un addetto di una ditta di erogazione del gas che le ha installato un impianto salvavita. L’uomo ha chiesto il pagamento di 299 euro per la prestazione. Somma che la signora ha recuperato da una busta nella quale erano presenti circa mille euro prelevati qualche ora prima in banca. Il tecnico ha rilasciato una fattura ed è andato via. Poco dopo, l’anziana nel riporre la busta ne ha controllato il contenuto, accorgendosi che mancavano 400 euro. Si è recata al commissariato di Mestre e ha sporto denuncia. Qui gli agenti sono risaliti al nome del tecnico, che ha numerosi precedenti sia per stupefacenti che per truffe agli anziani, messe in atto soprattutto dal 2014 in varie città del nord Italia. È stato denunciato per furto aggravato.

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