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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Croce / Fondamenta Santa Chiara

Al posto di tornare ai domiciliari si tuffa in Canal Grande: riarrestato dalla polizia

L'episodio nel primo pomeriggio di martedì a due passi dalla questura di Santa Chiara. Il 33enne tunisino è stato caricato a bordo di una volante lagunare e portato in questura

Come abbia potuto pensare di tuffarsi a due passi dalla questura e farla franca lo sa solo lui. Nel primo pomeriggio di martedì un 33enne di nazionalità tunisina sottoposto agli arresti domiciliari, fuori controllo per l'alcol, è stato "ripescato" da un equipaggio di polizia su una lancia d'istituto mentre nuotava in Canal Grande, rischiando grosso per il possibile transito di imbarcazioni. Il traffico acqueo lì è piuttosto insidioso, ma per fortuna l'intruso non è finito sulla rotta di nessun natante. Il tuffo proprio all'altezza della sottostruttura del ponte di Calatrava.

Un vaporetto ha segnalato il pericolo con la sirena. A quel punto il "bagnante", non senza difficoltà, è stato caricato a bordo della barca della polizia e portato nella vicina questura di Santa Chiara, dove è giunto completamente zuppo. Per lui al termine degli accertamenti una probabile multa da 450 euro (l'importo delle contravvenzioni per comportamenti contro il decoro a Venezia è stato da poche settimane aumentato). Possibile che vengano ravvisati gli estremi anche per una denuncia per attentato alla sicurezza della navigazione. Quel che più conta, però, è che il 33enne si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari a Mestre: ha cercato di resistere al tentativo di salvataggio degli agenti, che l'hanno caricato di peso a bordo della barca.

Il tunisino alle 12, su apposita convocazione, era già stato in questura per accertamenti, al termine dei quali un quarto d'ora più tardi se n'era andato. Al posto di tornare a casa, però, si era dato appuntamento con la moglie e la figlia in un bar di piazzale Roma dove ha bevuto a lungo alcolici. In un suo momento di assenza la moglie e la figlia hanno deciso di andarsene e quando l’uomo è ritornato e non le ha trovate, preso dallo sconforto, avrebbe realizzato il proposito di suicidarsi. Per lui inevitabile un nuovo arresto per evasione, con ripristino dei domiciliari.
 

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