Turista scatta una foto e sullo sfondo non si accorge che c'è un cadavere
Sabato scorso un americano ha mostrato i suoi scatti al titolare del campeggio Fusina e a un poliziotto, il quale si è accorto del corpo di un uomo impiccato a un traliccio a Porto Marghera
Con ogni probabilità il turista americano era entusiasta delle bellezze di Venezia e della sua Laguna. Alla stessa maniera era entusiasta anche delle foto che aveva scattato durante il suo soggiorno, pregustando il momento in cui le avrebbe mostrate agli amici rimasti, loro malgrado, Oltreoceano. Mai, invece, il 38enne avrebbe pensato che i suoi scatti avrebbero "nascosto" sullo sfondo un cadavere.
Nella tarda serata di sabato, verso le 23.15, il turista torna nel campeggio Fusina, dove aveva alloggio. Come accade in questi casi si ferma a parlottare col direttore della struttura, mostrando orgoglioso le proprie fotografie. Assieme ai due ad assistere "all'esposizione" anche un amico del proprietario, un poliziotto.
Il suo occhio allenato a un certo punto si accorge di un particolare strano: in cima a un traliccio dell'Enel vede qualcosa di anomalo che al turista, che aveva scattato nei dintorni di via dell'Elettronica a Porto Marghera mentre tornava in autobus al campeggio, era sfuggito. E' bastata una zoomata ed ecco apparire una corda penzolante con, dietro a dei rami, ben visibile, la testa di un uomo. Tra il fogliame si intravedono anche delle scarpe da ginnastica.
Il poliziotto e il direttore del campeggio si precipitano sul posto indicato dal 38enne, e assieme agli agenti della questura si mettono a cercare il corpo, non senza difficoltà vista l'oscurità della notte. Dopo alcuni minuti, l'individuazione del traliccio incriminato. Per l'uomo, purtroppo, non c'era più nulla da fare. Secondo il medico legale, infatti, il decesso sarebbe sopravvenuto tra le 12 e le 15 ore perima del ritrovamento. Dopo il nulla osta del pubblico ministero di turno, la salma è stata messa a disposizione dei familiari.
