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Cronaca Favaro Veneto / Via San Maurizio

Anagrafe, Stato civile, Urp: scatta lo sciopero

Nulla di fatto venerdì in prefettura. Astensione il 31 maggio

Nulla di fatto all'incontro in prefettura di venerdì fra sigle sindacali rappresentative dei dipendenti degli uffici Anagrafe, Stato civile e Urp: Fp Cgil, Uil Fpl, Csa, Diccap, Cobas, con la Rsu, e Comune. La vertenza si è conclusa con l'annuncio di uno sciopero dei lavoratori proclamato per il 31 maggio.

Straordinario

«L'amministrazione, anche davanti al prefetto, non ha mostrato alcuna collaborazione. L’assessore al Personale Paolo Romor è rimasto al tavolo solo 5 minuti: ciò dimostra come questo servizio non conti nulla», scrivono Daniele Giordano Fp Cgil, Mario Ragno Uil Fpl, Sergio Berti Csa, Luca Lombardo Diccap, Enrico Quieto Cobas e Gianpiero Bulla Rsu. «Diciamo da mesi che servono nuove assunzioni per arginare il calo costante del personale a fronte di un crescente carico di lavoro, che ha fatto aumentare a dismisura lo straordinario. Dal 2015 a oggi le unità in forza sono calate del 10%. A fine anno il personale crollerà a 113 unità e l’amministrazione ci ha proposto 3 assunzioni a fronte delle 8 uscite dei prossimi mesi. Questo porterà a rendere ancora più insostenibile, per chi resterà in servizio, la situazione di sotto organico».

Aggressioni

«Spesso gli operatori al front-office sono bersaglio di offese e aggressioni da parte di utenti che subiscono la pessima organizzazione di questo servizio  - continuano le sigle sindacali -. Anche di fronte alla richiesta, per evitare lo sciopero, di assumere lavoratori per coprire le uscite di personale del 2019, ci siamo sentiti rispondere che per cambiare il piano occupazionale bisogna candidarsi alle elezioni. Questa è una amministrazione che punta solo sui servizi che hanno un tornaconto in termini di visibilità, come la polizia locale. Per tutte queste ragioni – concludono - nel rispetto del mandato dell’assemblea dei lavoratori abbiamo proclamato lo sciopero».

Investimenti

«Alcune sigle sindacali continuano nel loro atteggiamento pretestuoso, adducendo motivazioni da campagna elettorale - afferma Paolo Romor, assessore al Personale - . Lo spieghino loro che il 31 maggio, prima del ponte del 2 giugno, alcune sedi di anagrafe e stato civile potrebbero rimanere chiuse. In questi anni abbiamo investito molto su anagrafe, stato civile e urp: il trasferimento degli uffici da via Cappuccina nella nuova sede di via Palazzo, la riduzione dei tempi di attesa, l'introduzione dei mediatori culturali, l'aumento della digitalizzazione con il portale Dime, che consente ai cittadini di farsi i certificati da soli 24 ore su 24, l'introduzione dell'appuntamento obbligatorio per evitare code, per la carta di identità elettronica e gli altri servizi, la formazione del personale per più di 3.300 ore e, non da ultimo, l'aumento del personale impiegato nell'ultimo anno da 113 a 121 unità».

La conciliazione

«Abbiamo assicurato ulteriori 8 dipendenti - continua Romor - a copertura dei futuri pensionamenti. Oggi il tentativo di conciliazione, auspicato dal viceprefetto, ha avuto alla fine esito negativo in quanto la parte sindacale non ha accettato la proposta formulata dall’amministrazione, chiedendo in maniera pregiudiziale l’impegno a incrementare ulteriormente l’organico, senza spiegare perché e con quali risorse. Tutto questo a distanza di qualche giorno dall'approvazione del nuovo piano occupazionale del Comune, che ha previsto l'assunzione di 266 nuovi dipendenti. È pura propaganda, purtroppo sulle spalle dei cittadini».

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