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Cronaca

La situazione nelle case di riposo e negli ospedali del Veneto orientale

L'Ulss 4 sta eseguendo tamponi e test nelle 12 strutture del territorio. Intanto migliorano i dati sui ricoveri

Il dato positivo è che nel Covid-hospital di Jesolo e nella casa di cura Rizzola di San Donà la pressione sui reparti sta diminuendo: «Abbiamo meno persone in terapia intensiva per coronavirus - ha detto stamattina il direttore dell'Ulss 4 del Veneto orientale, Carlo Bramezza -. Al momento siamo a 10 ricoveri, mentre per molti giorni la media è stata di 14-15. Significa che i pazienti riescono a superare la fase acuta e passano al reparto infettivo». Anche in quest'ultimo la presenza di pazienti Covid sta diminuendo: «Aumentano i guariti e i dimessi, che tornano a casa oppure vengono trasferiti alla casa di riposo di Cinto o alla Rizzola. Ieri, ad esempio, cinque pazienti sono stati dimessi da Jesolo». Resta stabile il numero delle persone in isolamento fiduciario: sono 850 nel territorio di competenza della Ulss 4, e di queste solo 46 hanno sintomi.

Tutti i dati aggiornati nell'Ulss 4

I controlli nelle case di riposo

Bramezza ha anche riepilogato la situazione delle case di riposo, che sono oggetto di particolare attenzione proprio perché ospitano anziani deboli e a rischio. Ci sono 12 strutture di questo tipo nel Veneto orientale e per il momento solo una, la Francescon di Portogruaro, presenta casi positivi accertati al Covid-19: sono 18, tra operatori e ospiti. Negli ultimi giorni, all'interno della struttura, sono morti due anziani che avevano contratto il virus. «Stiamo controllando le case di riposo a tappeto - è stato spiegato in conferenza stampa -. In 12 centri servizi sono ospitate 1200 persone, delle quali al momento 58 sono in isolamento preventivo, in attesa dell'esito dei tamponi. Un team specializzato gira già da un mese, monitorando la situazione e rifornendo le strutture di dispositivi di protezione individuale. C'erano degli operatori in isolamento che ora sono negativizzati e sono tornati al lavoro. I tamponi sono già stati fatti a circa metà degli ospiti e metà del personale». A questi si aggiungono 8 comunità per disabili, che ospitano 160 utenti: uno solo di questi è risultato positivo al coronavirus, alla San Damiano di Fossalta di Portogruaro, dove ci sono 16 ragazzi in isolamento.

"Patentino" per chi ha gli anticorpi

Infine, è stato riferito, «è in uso da oggi un sistema che testa la risposta anticorpale nei confronti del virus attraverso una puntura al polpastrello e il prelievo di una goccia di sangue». Il test, nei piani della Regione e dell'Ulss, dovrebbe servire per dare una specie di patentino ai cittadini che in questo modo dimostreranno di avere gli anticorpi, di non poter contrarre il Covid-19 e potranno quindi girare liberamente nel territorio.

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