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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Martellago

Va da solo a riprendersi l'iPhone rubato: "I carabinieri rimasti fermi"

Un 39enne ha raggiunto il Padovano ed è tornato col maltolto: "L'Arma grazie alla mia denuncia sapeva l'indirizzo. Ma ho dovuto fare da me"

"Credo che quello che ho fatto l'avrebbe dovuto portare a termine qualche rappresentante delle forze dell'ordine. Perché davanti mi sarei potuto trovare un delinquente o un violento. E' andata bene e ho massimo rispetto dell'Arma, ma secondo me non hanno fatto il loro dovere". L.S., 39enne di Martellago, sabato scorso è rientrato in possesso del suo iPhone trafugato a dicembre. E' andato direttamente a prenderselo da chi ora lo custodiva nella propria abitazione di Santa Giustina in Colle, nel Padovano. Ormai da circa un mese.

"Ho dovuto prendere la macchina e andare fino a Padova - spiega - perché non l'hanno fatto i carabinieri cui mi ero rivolto. Nonostante avessi sporto denuncia". La vicenda inizia giovedì, quando mai il 39enne avrebbe pensato di ricevere ancora segnali di vita da quell'iPhone sparito cinque mesi fa dallo scaffale di un negozio di Marghera: "Il cellulare l'aveva mia moglie. L'ha lasciato lì per qualche istante ed è sparito - spiega - l'abbiamo subito tentato di chiamare ma è stato subito spento". Nessun segno fino a giovedì scorso: "A un certo punto mi è arrivata una notifica con il punto in cui si trovava lo smartphone. Indirizzo e civico - racconta il 39enne - ho subito raggiunto la stazione dei carabinieri di Martellago per chiedere cosa avrei dovuto fare, ma era troppo tardi la sera". La risposta che avrebbe ricevuto L.S. è che avrebbe dovuto formalizzare regolare denuncia l'indomani. A quel punto sarebbe potuta partire la segnalazione ai colleghi di Santa Giustina in Colle: "Venerdì mattina però mi sono sentito dire da un altro carabiniere che nonostante la denuncia non avrebbero potuto fare nulla - continua il 39enne - perché si sapeva dov'era il cellulare la sera precedente, non ora. Mi sono cascate le braccia. Mi è stato detto di aspettare una nuova notifica, dopodiché sarebbe bastato chiamare il 112 e spiegare la situazione, con tanto di denuncia. Ma com'è possibile? Il sistema antifurto è concepito apposta per bloccare un iPhone rubato non appena viene acceso. Non mi sarebbe arrivata più alcuna segnalazione".

A quel punto la decisione di muoversi da solo ("visto che i carabinieri non si sono mossi"). L.S. prende l'auto e raggiunge l'indirizzo padovano dove avrebbe potuto trovarsi il telefono. Ma non c'era nessuno: "Allora sono tornato a casa e partendo dalla via e il civico sono riuscito a risalire al proprietario di casa, contattando tramite Facebook un'amica in comune". Dopodiché arriva il messaggio di quest'ultimo: "Per caso hai perso il cellulare?", il testo recitava più o meno così secondo il legittimo proprietario. "Allora l'ho chiamato e sabato mattina sono andato a riprendermelo - conclude il derubato - era in suo possesso da un mese circa. Gli era stato venduto a venti euro per i pezzi di ricambio. Era stato tenuto sempre spento finché giovedì non era stato acceso, capendo che dietro poteva esserci qualcosa di losco. Io ho la denuncia presentata ai carabinieri - attacca - ma poi mi sono dovuto arrangiare. Sono rimasto molto amareggiato". Dalla caserma di Martellago intanto filtra che, in ogni caso, dopo la denuncia presentata venerdì il giorno seguente era stato richiesto alla Procura di ottenere i tabulati telefonici dello smartphone. Ma oramai era già nelle mani del proprietario.

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