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Cronaca

Inizia la vendemmia del prosecco: in moto centinaia di aziende nel Veneziano

Un migliaio gli ettari nella nostra provincia dedicati alla coltivazione di questa varietà, 300 aziende agricole concentrate per lo più nella Venezia Orientale senza trascurare un numero crescente di aziende nel Miranese che hanno i diritti per l’impianto di queste uve

Anche nel Veneziano è partita in questi giorni la vendemmia delle uve glera. Sono un migliaio gli ettari nella nostra provincia dedicati alla coltivazione di questa varietà, 300 aziende agricole concentrate per lo più nella Venezia Orientale senza trascurare un numero crescente di aziende nel Miranese che hanno i diritti per l’impianto di queste uve. «Possiamo già esporci nel dire che la quantità di produzione è sicuramente inferiore di almeno un 15% rispetto le precedenti annate, dove la scorsa non fa sicuramente testo per i numeri da record. Purtroppo per alcuni nostri produttori colpiti dagli episodi di grandine di fine luglio e agosto la percentuale si abbassa fino ad un 50% in meno con gravi conseguenze economiche. Tuttavia la qualità delle uve quest’anno si attesta tra le migliori garantendo una produzione di grande eccellenza» dichiara il presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla.

Il boom del prosecco

Con un aumento del 17% delle esportazioni il Prosecco conquista nel 2019 il primato di vino italiano più consumato all’estero grazie all’alta qualità e capacità produttiva con le pregiate bollicine che – sottolinea la Coldiretti – sono protagoniste di un vero a proprio boom negli Usa ma anche in Francia. Si parla di un aumento del 50% delle vendite in Francia spingendo l’export del Prosecco al record storico di sempre sui mercati mondiali, per un valore complessivo di ben 458 milioni nel primo semestre del 2019. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat presentata in occasione del distacco del primo grappolo di uva Glera dell’anno per il Prosecco nella Tenuta Astoria a Refrontolo (TV), dopo l’avvenuta iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO.

Tutelare le esportazioni

Il gradimento dei cugini d’Oltralpe è significativo del successo conquistato anche nei confronti della concorrenza dello champagne. «A pesare sul successo mondiale del Prosecco - spiega la Coldiretti – è però il proliferare nei diversi continenti di falsi di ogni tipo con le imitazioni diffuse in tutti i Paesi, dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata le vendita anche del Whitesecco e del Crisecco. Occorre tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali», ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “oltre alla perdita economica, è soprattutto grave il danno di immagine che mette a rischio ulteriori e nuove opportunità di penetrazione dei mercati”. «Un riconoscimento che – sottolinea la Coldiretti – certifica l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.  La produzione del Prosecco – continua la Coldiretti - scenderà dunque quest’anno attorno alle 400 milioni di bottiglie con l’uva raccolta sugli oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia».

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