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Cronaca

Marcon, venditori porta a porta "scatenati": la denuncia dell'Adico contro i contratti truffa

Tessere e depliant fatti firmare con l'inganno, racconta l'associazione consumatori. Molte le richieste d'aiuto per impegni di spesa fino a 7 mila euro, sottoscritti da acquirenti ignari

"La tecnica è più o meno sempre la stessa - racconta l'Adico, associazione a difesa dei consumatori di Mestre - i venditori porta a porta convincono acquirenti inconsapevoli a firmare depliant o volantini presentandoli come 'tessere sconto', ma che sono in realtà veri e propri contratti d'acquisto". I sottoscrittori adescati scoprono qualche giorno dopo di essere stati raggirati e di aver comprato merce, di solito arredi per la casa, per cifre che variano dai 2 mila e 500 ai 7 mila euro.

"Da qualche giorno a questa parte - spiega Adico - abbiamo ricevuto denunce da persone che prima si sono rivolte ai carabinieri e poi alla nostra associazione, per riferire casi di abili venditori a Marcon, capaci di rifilare i propri prodotti con i soliti escamotage poco trasparenti. Un' anziana ci ha raccontato di aver aperto a una ragazza che si è presentata in bici con un catalogo – racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la donna lo ha firmato, dato che le era stato presentato come una tessera sconto da utilizzare senza alcun obbligo. Invece un mesetto dopo, come succede sempre, è stata contattata dalla stessa ditta, la quale le ha comunicato di essere pronta a passare per portare il materiale ordinato".

Lo stupore della signora è poi diventato vera e propria preoccupazione, trovandosi davanti al contratto firmato. "E' l'ennesima storia - dice Garofolini - di società che utilizza questi metodi di vendita scorretti, puntando soprattutto sulle persone anziane e sole. Da Marcon in questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni e richieste d’aiuto in merito a questi venditori porta a porta. Supponiamo che stiano battendo la zona. Invitiamo le persone a porre la massima attenzione, a non aprire la porta o comunque a non firmare nulla. Se lo fanno, verranno informati dell’avvenuto acquisto dopo i termini del recesso, e a quel punto la soluzione non potrà che essere di tipo legale". L'Adico ricorda che sono molti i casi del genere seguiti e risolti negli anni, ottenendo per i soci l'annullamento del contratto nonostante la scedenza dei tempi previsti per il recesso.

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