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Cronaca Calle San Girolamo

Sfrattato di casa da cinque mesi costretto a dormire in barchino

La vicenda da San Girolamo, dove ci sono proteste per appartamenti messi a disposizione di extracomunitari. Il 52enne per dormire va in laguna. Moglie e figli sono ospitati da amici

La vicenda riguardante gli appartamenti Ater a San Girolamo messi a disposizione degli extracomunitari impiegati nella attività associate all'Ape lo ha mandato su tutte le furie. Come alcuni residenti della zona, che hanno manifestato appendendo slogan alle finestre. Lui è un veneziano come tanti altri, 52 anni, che però la casa non ce l'ha più.

Anzi, da cinque mesi, come racconta la Nuova Venezia, al calare dell'oscurità è costretto a salire a bordo di un barchino e andare a dormire in laguna. In canale, infatti, ci sono i topi. E fanno paura. Non ti fanno chiudere occhio. Questo ormai da tempo, da quando la casa in cui risiedeva non l'ha avuta più a disposizione perché i proprietari l'hanno rivoluta indietro, è la vita del 52enne.

Moglie e due figli vivono ospiti da parenti e amici. In una quotidianità sempre appesa a un filo, sia in ambito lavorativo, sia a scuola. Uno dei figli, ventenne, ogni giorno deve raggiungere la propria classe per le lezioni. Nonostante le richieste d'aiuto a istituti religiosi del centro storico e all'Ater, però, ancora la famiglia veneziana non ha trovato un tetto sotto cui rifugiarsi. E deve vivere separata.

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