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Cronaca Dorsoduro

Rifiuti a Venezia: via cestini da San Marco, telecamere sulle discariche

Inoltre guerra agli escrementi dei cani e nuove modalità di ritiro rifiuti: gli abitanti tra la Salute e l'Accademia non dovranno più lasciarli all'esterno delle porte

Decoro, tutela del tessuto urbano, miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. Questi gli obiettivi delle azioni avviate dalla gestione commissariale del Comune di Venezia, d'intesa con il dipartimento di prevenzione Ulss 12, per qualificare il territorio cittadino. Due le proposte sperimentali formulate in accordo con Veritas: la prima riguarda i cittadini che abitano o lavorano nell’area Salute - Accademia, ai quali non sarà consentito mettere le immondizie fuori dalla propria porta tra le 6 e le 8 del mattino per evitare la rottura dei sacchi da parte di gabbiani e ratti: dovranno attendere l'arrivo dell'operatore. Due contenitori collocati su delle motobarche ormeggiate al mattino, nei rii della Salute e di San Vio, permetteranno comunque ai residenti la consegna dei propri rifiuti. La riorganizzazione partirà a giugno e sarà preceduta dall'invio di un pieghevole con le nuove indicazioni.

La seconda proposta punta alla qualificazione dell'intera area marciana con l'eliminazione degli 81 cestini portarifiuti. La pulizia sarà assicurata da quattro addetti (due al mattino fino alle ore 13 e due al pomeriggio fino alle 18.30 o fino alle 21 nei periodi di grande flusso), con il compito di mantenere in ordine il selciato con l'ausilio del tipico carretto. L'intervento sarà operativo non appena perverrà il nulla osta della Soprintendenza.

Si parla inoltre di lotta alle discariche abusive: il Comune di Venezia valuterà il collocamento di telecamere di controllo nei 35 siti censiti da Veritas in cui vengono frequentemente abbandonati rifiuti e materiali ingombranti: ogni anno un milione e mezzo di euro è impiegato per  raccolta e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati. Nel sestiere di Castello le discariche si trovano dietro l’ospedale Civile, in campo Santa Giustina, Ca’ di Dio, Arsenale (lato sinistro e destro), fondamenta della Tana, San Pietro (zona Fari), Paludo Sant’Antonio, Sant’Elena cantiere Actv ed ex vigili del fuoco, rio terà del Forner; a Cannaregio in calle Priuli, ex Macello, Tre Archi, campo della Crea, Sacca San Girolamo, Ghetto (zona Squero), Sant’Alvise, Madonna dell’Orto, campo dei Gesuiti, fondamenta dei Felzi; a Dorsoduro a Santa Marta e in fondamenta dell’Arzere; a Giudecca e Sacca Fisola alle Zitelle, Redentore, ex Junghans, Sant’Eufemia, San Cosmo, Carcere femminile, area Trevisan, riva San Biasio (distributore), pontile Actv e fontana di Sacca Fisola. La sanzione per chi abbandona i rifiuti in luoghi non consentiti e fuori dagli orari e dai giorni previsti è di 167 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l’intervento e la pulizia della zona. In attesa dell'installazione del sistema di video sorveglianza gli ispettori di Veritas provvederanno da subito alla rimozione dei materiali/rifiuti abbandonati rivalendosi poi, per le spese sostenute, nei confronti dei trasgressori individuati.

È inoltre ripartita la campagna di sensibilizzazione per la raccolta degli escrementi dei cani con l'affissione in terraferma di 150 grandi manifesti (a Venezia ce ne saranno altrettanti dopo la metà del mese di giugno). A breve, poi, i proprietari iscritti all’anagrafe canina dell’Ulss 12, riceveranno una lettera con l’elenco dei cestini utili per buttare il sacchetto (la sanzione amministrativa è di 150 euro).  I rappresentanti delle categorie e delle associazioni coinvolte hanno concordato sulla necessità di fronteggiare il degrado e di migliorare la situazione igienico-sanitaria della città e hanno assicurato sostegno alle iniziative, collaborando nella diffusione del materiale informativo, tradotto in più lingue, da distribuire ai turisti, a partire dai principali punti di accesso della città, dagli alberghi e dalle agenzie turistiche.

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