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Cronaca

Viabilità problematica a Meolo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

I cittadini di via Vallio tornano a esprimere tutta la loro preoccupazione sulla messa in sicurezza della suddetta via. E'passato molto tempo dalle promesse del sindaco ma nulla ancora è stato fatto, l'unica cosa che si muove sono i lavori per la realizzazione del nuovo sottopasso. Si capisce bene come molto presto diventerà pericoloso se non impossibile per residenti e non il transito sulla strada.
Ricordiamo che via Vallio è storicamente la via di collegamento fra l'abitato di Meolo ed il trevigiano. L'adiacenza alla Treviso Mare la fa diventare valvola di sfogo del traffico ad ogni minimo intasamento e soprattutto in vista dell'Autostrada del Mare.
Lungo questa strada insistono molte abitazioni private e strutture pubbliche quali la RSA e la SCUOLA MATERNA STATALE. Tra l'altro il fatto di aver sacrificato la nuova RSA presso il terreno dell'ex campo sportivo recherà gravi problemi alla viabilità locale del tutto inefficiente ed emergeranno criticità legate alla mancanza di parcheggi. Tutti problemi sottovalutati da questa amministrazione che doveva e poteva realizzare la RSA su un altro terreno. Un'altra segnalazione riguarda l'inutilità della pista ciclabile lungo il cavalcavia della TV Mare. Nessuno infatti la utilizza a causa della mancanza del sottopasso ciclopedonale, sbandierato e promesso dal Sindaco Basso. Chi è quel pazzo che tenta di attraversare la Treviso Mare all'altezza del pericolosissimo incrocio di via Monastier (fronte Miniforms) sfidando il traffico intenso e continuo senza protezione adeguata???? Il dramma è che nessuno ha mai visto il progetto di questo famoso sottopasso o sa come verrà finanziato. Se fosse stato realizzato (come a suo tempo pianificato e richiesto fin dal 2004) il sottopasso, anzichè la rotonda su via Castelletto, ora anche il problema del passaggio di ciclisti e pedoni sarebbe risolto. Invece ci ritroviamo come sempre senza tutele per i nostri cittadini, come è possibile lasciarli in balia del traffico senza un adeguato passaggio che colleghi Meolo alla zona industriale e Monastier? Questi sono i risultati ottenuti da amministratori incapaci ed inadeguati. Ed infine segnaliamo la piaga del ring (o "Miglio Verde" come lo hanno battezzato i meolesi). Meolo green il progetto voluto da Basso e Cagnato quando andavano d'amore e d'accordo, risulta un totale fallimento, ma non finisce qui. Si ricordano i problemi alla sicurezza dei ciclisti, automobilisti e pedoni causati dal ring. Cadute, incidenti, qualche automezzo di grandi dimensioni costretto a salire sui cordoli per poter transitare, ne hanno decretato l'assurdità. I disagi viabilistici recati a chi si deve spostare a Meolo e viene costretto a girare in lungo ed in largo prima di giungere a destinazione. Ora è partito il secondo stralcio del progetto ma le attività commerciali insorgono, né loro né tanto meno i cittadini sono stati interpellati sul progetto, non c'è stato alcun confronto e la decisione è calata dall'alto, ci ritroviamo con una viabilità soffocante e assurda e che paradossalmente mette in ginocchio le attività commerciali del paese che infatti sono sul piede di guerra. Ma intanto gli ultimi pinus pinea meolesi di via Manzoni ci hanno rimesso la ghirba a causa di una malattia endemica che colpisce in giovane età e prevalentemente a Meolo "la inciampite acuta da radici sporgenti".

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