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Cronaca Marcon

Vigilessa picchiata per il foglio di via, l'aggressore bloccato e portato al Cie

Il 37enne nigeriano arrestato la settimana scorsa è stato individuato dai carabinieri. Venerdì il trasferimento in aereo al Centro di identificazione ed espulsione della provincia di Bari

Dopo essere stato condannato per l'aggressione della vigilessa "colpevole" di averle revocato il permesso di soggiorno e dopo essere stato libero di girare per le strade di Marcon per alcuni giorni, causando un polverone di polemiche sia tra cittadini, sia tra politici, il 37enne nigeriano giudicato colpevole dell'aggressione alla donna in divisa venerdì mattina è stato individuato e bloccato. Motivo? I carabinieri della locale stazione con il primo volo disponibile lo accompagneranno al Centro di identificazione ed espulsione di Bari, da dove poi verrà trasferito quando la "burocrazia" sarà ultimata al suo paese natale.

Si conclude così una vicenda che ha tenuto banco per tutta la settimana, che aveva indotto anche il presidente del Veneto Luca Zaia ad alzare la voce. Chiedendo giustizia. La prossima settimana è in cantiere una fiaccolata per chiedere provvedimenti: una manifestazione apartitica, che vorrebbe essere solo di residenti. Intanto anche la sindaca di Quarto d'Altino, Silvia Conte, prende posizione: ha incontrato personalmente la vigilessa, che risiede nel suo Comune, e ha lanciato una petizione online sulla piattaforma change.org per chiedere certezza della pena.

"Perchè a essere aggredita è una donna che fa un lavoro duro di questi tempi, a servizio della comunità - scrive il primo cittadino - la vigilessa alcune settimane fa era riuscita a individuare un cittadino nigeriano, tra l'altro con precedenti, e a notificargli un provvedimento di espulsione dall’Italia. Questo nigeriano ha poi voluto vendicarsi aggredendola violentemente, e se non fosse interventuo un angelo, un rugbista pronto di riflessi e coraggioso, chissà come sarebbe finita. Ho voluto parlare personalmente alla vigilessa ed esprimemerle la mia vicinanza e solidarietà, e anche la stima per il modo in cui svolge il suo lavoro: non è da tutti fare qual qualcosa in più, di non dovuto, che va oltre il mero adempimento: perchè è questo che ho capito approfondendo la vicenda".

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