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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Botte e minacce di morte alla compagna e alla figlia di 2 anni: 27enne violento in manette

I carabinieri lo hanno arrestato mercoledì a Marghera, era pregiudicato per droga. Lo stesso giorno è stato fermato anche un coetaneo di Spinea, sempre per maltrattamenti in famiglia

Continue angherie, soprusi e minacce di morte alla compagna e alla figlioletta di due anni. Per questo mercoledì i carabinieri della compagnia di Mestre hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Ttribunale di Venezia nei confronti di un uomo di origini tunisine, M.K., 27 anni, pregiudicato, responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

A denunciare l'uomo, qualche mese fa, era stata la stessa compagna, non più capace di tollerare i continui abusi e le botte inferte a lei e alla piccola. Tanto che nell'ultimo anno la donna era stata costretta più volte a far ricorso alle cure mediche. Aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri, raccontando ciò che avveniva in casa da tempo. Sono partite le indagini, fatte di riscontri, comparazioni dei tabulati telefonici e altri accertamenti tecnici, grazie alle quali è stata dimostrata la veridicità delle parole della donna. Alla fine è stata richiesta all’autorità giudiziaria l'emissione di una idonea misura cautelare nei confronti del 27enne, utile a porre fine a questo ciclo continuo di violenza.

Il quadro che è emerso agli occhi degli inquirenti è stato, secondo i carabinieri, "sconvolgente": manifestazioni di una gelosia quasi ossessiva e morbosa, gravi vessazioni fisiche e morali, continue percosse e lesioni, atti denigratori, danneggiamenti vari. Una serie di azioni, insomma, realizzate in maniera continuativa ed in crescendo di intensità. Mercoledì mattina i carabinieri hanno quindi fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo, residente con la compagna e la bimba a Marghera. È una nuova tegola che cade sul capo del tunisino, che di guai con la giustizia, nel passato più o meno recente, ne ha già avuti, in particolare in materia di stpefacenti. Condotto in caserma per gli accertamenti di rito, è stato accompagnato al carcere di Venezia.

Nella stessa giornata, a Spinea, i carabinieri della stazione locale hanno invece arrestato tale P.S., sempre 27enne, di origini moldave, anche lui responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, con l’aggiunta di violenza sessuale aggravata (fatti commessi a Spinea nel 2013). Per lui sono scattate di nuovo le manette, poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla procura veneziana: l’uomo dovrà ora espiare la pena definitiva di un anno, due mesi e tredici giorni di reclusione al carcere lagunare.

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