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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E' morto a Venezia Virgilio Zernitz, attore teatrale che riscoprì il Ruzante

Aveva 79 anni. A darne notizia Gigi Proietti: "E' un grande dolore, era un amico carissimo". Gli esordi furono al teatro Stabile di Torino, ma la sua carriera lo portò a girare l'Italia

È morto nella sua Venezia a 79 anni l'attore Virgilio Zernitz. A lanciare la notizia alle agenzie è stato un suo grande amico, Gigi Proietti, che con Zernitz ha recitato molte volte: "Un dolore molto grande, era un amico carissimo", ha commentato con commozione. L'attore viene ricordato dagli spettatori soprattutto per la sua voce e la sua cadenza, quel suo veneziano capace di sottolineature ironiche o, al contrario, di improvvise asprezze. Ciò a seconda dei personaggi che il 79enne ha interpretato nel corso della sua lunga carriera. L'ultimo lavoro nel 2009, con "La famiglia dell'antiquario" con Eros Pagni e la regia di Lluis Pasqual, anche se forse il suo autore di una vita resta il Ruzante. Ciò senza dimenticare che fu attore completo e recitò grandi classici come autori contemporanei.

Nato a Venezia nel 1937, dopo un periodo sperimentale negli anni Cinquanta con Giovanni Poli, inizia l’attività teatrale poco più che ventenne al Teatro Stabile di Torino. Da allora il suo lavoro di attore lo vede impegnato con il Piccolo Teatro di Milano, con i Teatri Stabili dell’Aquila, di Bolzano, di Trieste, di Catania, di Genova, di Roma, il Teatro Greco di Siracusa, il VenetoTeatro, con le compagnie Proclemer-Albertazzi, Pagliai-Gassman, Luigi Proietti, Massimo Dapporto e Plexus di L. Ardenzi. In questa occasione è bene sottolineare il lavoro su Ruzante eseguito da Vigilio Zernitz con Gianfranco de Bosio che per due volte lo ha diretto nella “Moscheta“ (Torino 1960- Milano 1971) e più tardi nella “Piovana” e nella “Betia” al teatro Romano di Verona. 

Virgilio Zernitz, in seguito, ha voluto mettere la sua passione e la sua esperienza al servizio di giovani interpreti. La collaborazione con l’Associazione Pantakin inizia nel 1996: insieme promuovono e sostengono la nascita di un giovane gruppo teatrale, “L’Isola Teatro”. Il rapporto di stima e collaborazione si sviluppa tanto da stimolare il regista a proporre agli attori della Pantakin, da sempre impegnati nella ricerca sul teatro di tradizione e sulle forme espressive legate alla Commedia, l’incontro con uno degli autori più significativi del teatro cinquecentesco, quale è il Ruzante.

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