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Cronaca Pellestrina

Nelle isole prosegue il lavoro per sistemare i danni. La situazione peggiore a Pellestrina

Attivisti presenti anche oggi assieme agli operatori della protezione civile

Anche oggi i volontari sono al lavoro sull'isola di Pellestrina per rimediare alle conseguenze delle mareggiate eccezionali che si sono abbattute sull'isola, provocando danni enormi. Sembra che sia proprio Pellestrina l'area che ha più sofferto: all'esterno delle abitazioni è impressionante l'accumulo di mobili, elettrodomestici, letti, divani e oggetti destinati al macero. Martedì sera le reti elettriche sono andate fuori uso, tutte le abitazioni sono andate sott'acqua e nessuna protezione ha retto.

Emergenza

Nell'isola, assieme agli operatori della protezione civile, c'è la «solidarietà attiva» dei giovani dei Fridays fot future, al lavoro per svuotare abitazioni e ripulire strade, cortili e rive: «Pellestrina non è sola - hanno detto -. Oggi stiamo dando una mano ripulendo le calli strette dai rifiuti ingombranti, facendo porta a porta per le case, capendo dove c'è bisogno di assistenza». Nel frattempo gli attivisti intendono fare «una vera riflessione su ciò che sta accadendo» e stanno preparando una serie di iniziative, tra cui uno sciopero per il clima il 29 novembre.

Volontari all'opera a Pellestrina

Interventi nelle isole

A Burano i volontari della protezione civile sono intervenuti per prosciugare alcune aree allagate e per fornire supporto agli operatori Veritas nel recupero di rifiuti ingombranti dalle abitazioni. A ciò si sono aggiunte anche delle verifiche di situazioni di rischio. Altre operazioni sono in corso già da giorni a Murano, Torcello, Lido, Giudecca.

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